Palio di Siena, tre fantini e un veterinario a processo per maltrattamenti sui cavalli
Si è conclusa con il rinvio a giudizio, l'udienza preliminare presso Tribunale di Siena, per tre fantini del Palio di Siena e un veterinario di Viterbo accusati di reati che vanno dal maltrattamento di animali al concorso in falsità materiale, al doping e all'esercizio abusivo della professione veterinaria. Il giudice ha respinto, con ampia motivazione, tutte le eccezioni sollevate dalla difesa e ha fissato al 23 novembre l'inizio del processo. Lo ha stabilito oggi il gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi. Secondo le accuse i quattro rinviati a giudizio avrebbero sostituito i microchip ad alcuni cavalli per farli passare come mezzosangue ed eludere il regolamento sull'iscrizione degli animali all'albo del Comune di Siena, necessaria per partecipare al tradizionale Palio. Inoltre sarebbero stati somministrati cocktail di farmaci, antinfiammatori e antidolorifici, ad alcuni cavalli. I fatti risalgono al 2015 e riguardano presunti maltrattamenti avvenuti in fasi preliminari di addestramento al Palio di piazza del Campo, a cui i cavalli in questione non hanno mai partecipato. I fantini coinvolti sono Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, il più famoso dei tre, Enrico Bruschelli e Sebastiano Murtas. Già nell'udienza precedente la Lav si era costituita parte civile. "Le ipotesi di reato di cui sono accusati gli imputati sono gravi e gettano fosche ombre sull'uso dei cavalli in gare ippiche, che il processo potrà accertare - afferma la Lega anti vivisezione in una nota - Questo processo potrà dimostrare che i cavalli non sono macchine da corsa, ma esseri viventi incompatibili con la vita ed attività di un Palio. Siamo fiduciosi nella giustizia e, in attesa che il processo accerti ogni eventuale profilo di colpevolezza, riteniamo che per la città di Siena, sede del Palio più noto d'Italia, sarebbe deprecabile non fermare la gara del 15 agosto, in attesa di fare piena luce in questa vicenda giudiziaria che ha come vittime i cavalli". La Lav "ringrazia la Procura di Siena, la Polizia giudiziaria, i Carabinieri Forestali, per le dettagliate indagini svolte che permetteranno di accertare eventuali illegalità, e l'avvocato Enrico Melis per la puntuale assistenza legale fornita".