CALDO E PIROMANI IN AZIONE
L'Italia continua a bruciare, il Sud avvolto nelle fiammeA Roma Nord roghi tossici e colonne nere di fumo
L'Italia continua a bruciare. Il Sud, dalla Campania alla Puglia fino alla Sicilia è avvolto dalle fiamme. I vigili del fuoco sono in allerta 24 ore su 24 e stanno operando con ritmi serrati. Sulle strade delle vacanze si registrano code per i diversi focolai che rallentano la viabilità. Alle 8 di questa mattina, fanno sapere su Twitter i vigili del fuoco "sono in corso in Italia 698 interventi ad opera delle squadre vigili del fuoco. 476 riguardanti incendi di vegetazione". E a Roma, dove gli incendi sono all'ordine del giorno, i cittadini che abitano a Nord della città hanno dovuto dormire con le finestre aperte per i roghi tossici, dovuti all'incendio della spazzatura che ha provocato alte colonne di fumo acre. In Campania arriva l'esercito. Il Parco nazionale del Vesuvio è messo a dura prova in queste ore dagli incendi. Si è lavorato senza sosta per mettere in sicurezza le cave dei rifiuti. A Cava Sari è attivo un presidio dei vigili del fuoco. Le situazioni più complesse tra Ercolano-Torre del Greco e Terzigno-Ottaviano. Complessivamente, nella cinta del Vesuvio hanno operato circa 400 unità tra vigili del fuoco, personale della Protezione civile regionale, volontari e addetti delle comunità montane. Il presidio della protezione civile è proseguito per tutta la notte passata. E anche oggi sono arrivati sull'area del Vesuvio tre Canadair nazionali. Nelle altre zone della Campania la situazione è definita sotto controllo: elicotteri hanno operato agli Astroni, a Positano, a Montoro, al Faito. Calabria, Sicilia e Tremiti. A San Domino, gioiello delle Tremiti, ci sono volute molte ore per spegnere un vasto incendio. Una unità di crisi è stata dal Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, per coordinare le attività volte a fronteggiare l'emergenza incendi che sta interessando questo territorio provinciale. Gli interventi più rilevanti hanno interessato i comuni di Reggio Calabria, Mammola, Bagnara, Cittanova, San Lorenzo, Melito Porto Salvo, Montebello Jonico, Laganadi, Oppido Mamertina, Canolo e San Procopio. In particolare, nel comune di Mammola, in località San Todaro, nel territorio dell'Ente Parco d'Aspromonte, sono tuttora operanti un DOS (Direttore Operazioni Spegnimento) dei Vigili del Fuoco e un velivolo. La Sicilia brucia da Messina a Catania. In provincia di Trapani evacuata una struttura alberghiera. A Roma L'incendio si è sprigionato vicino al campo nomadi di via Cesare Lumbroso, a Monte Mario. E l'aria è diventata subito irrespirabile. Col caldo che c'era i cittadini che abitano nei pressi dell'accampamento hanno dovuto chiudere le finestre perchéla colonna di fumo, alta nel cielo e visibile da tutta Roma Nord, ha invaso le case. E c'è chi, con i bambini piccoli, ha deciso di evacuare fino a quando l'incendio, molte ore dopo, è stato spento dai vigili del fuoco. L'allarme di Coldiretti "Dodici miliardi di alberi dei boschi italiani, a causa dell'incuria e dell'abbandono, sono diventati vere giungle ingovernabili in preda ai piromani". Così la Coldiretti denunciando che "al mix esplosivo caldo e siccità di una estate 2017 torrida si somma l'inarrestabile avanzata della foresta che senza alcun controllo si è impossessata dei terreni incolti e domina ormai più di 1/3 della superficie nazionale con una densità che la rende del tutto impenetrabile ai necessari interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza".