Migranti, ultimatum dell'Italia all'Ue Gentiloni: serve aiuto concreto
Ancora sbarchi, ancora emergenza e ancora polemiche politiche. Con i porti siciliani e campani ormai allo stremo da mesi, continua inarrestabile l'ondata di arrivi di migranti sulle coste italiane: in totale ne sono stati accolti solo oggi quasi 4mila. Questa mattina a a Reggio Calabria è infatti arrivata la nave Vos Hestia, con a bordo ben 1065 persone. A Corigliano Calabro, nel Cosentino, ecco invece l'imbarcazione 'Aquarius' con 1035 passeggeri circa. Qui, dato preoccupante, si tratta già del quarto maxi sbarco da inizio anno solare. A Salerno è stata invece la volta della Rio Segura con 1200 migranti: per fortuna al momento non risultano segnalate persone gravemente ferite, né cadaveri. Gentiloni: serve aiuto concreto "Estrema preoccupazione per il rischio dell'accentuarsi dei flussi migratori, negli ultimi giorni in particolare, verso il nostro Paese". Lo ha sottolineato il premier Paolo Gentiloni, incontrando oggi i leader europei a Berlino, riunitisi in vista del G20 della prossima settimana ad Amburgo. L'Italia "non vìola le regole" sulla gestione migratoria nell'Unione europea, e allo stesso tempo "non vuole rinunciare al suo atteggiamento umanitario", ha sottolineato il presidente del Consiglio, aggiungedo però che, a fronte di tutto questo, "si chiede l'aiuto concreto dei nostri alleati". "E' importante - ha spiegato Gentiloni - distinguere tra la nostra strategia" e la situazione sul terreno. La strategia italiana "muove dall'Africa, dai Paesi più esposti, si concentra in Libia", ha detto il premier. Questo piano, a suo parere, "sta dando i suoi frutti con la collaborazione con la Guardia costiera libica". "Abbiamo una strategia, la stiamo perseguendo - ha proseguito il presidente del Consiglio - Ciononostante, siamo di fronte a numeri crescenti di arrivi che, alla lunga, potrebbero mettere a dura prova il nostro sistema di accoglienza. Abbiamo internazionalizzato il nostro sistema di 'search and rescue' ma l'accoglienza rimane nazionale". L'idea di sanzioni dell'Onu Subito dopo Gentiloni, alla conferenza stampa dei leader europei, ha parlato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, secondo cui Italia sta mettendo in atto "sforzi eroici" nel gestire flussi migratori sempre più pressanti. L'Italia e la Grecia, egualmente coinvolta nella crisi, "sono Paesi che non vanno lasciati soli", ha detto Juncker. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, da parte sua, ha affermato che l'Ue parlerà "con una voce sola" al summit G20, lanciando poi un appello interessante: lavorare a sanzioni Onu nei confronti dei trafficanti di esseri umani. Per vararle, comunque, servirebbe un via libera del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Macron: cooperazione a Ventimiglia Alla conferenza stampa ha parlato anche il presidente francese Emmanuel Macron. A Ventimiglia, dove si radunano i migranti che dallo Stivale vogliono arrivare nell'Esagono, c'è una collaborazione italo-francese "esemplare", ha spiegato Macron. "La Francia deve fare la sua parte sull'asilo - ha detto anche l'inquilino dell'Eliseo - Poi c'è il problema di rifugiati economici, e questo non è un tema nuovo: l'80% dei migranti che arrivano in Italia sono migranti economici. Non dobbiamo confondere". Spagna: offriremo nostro aiuto E se la cancelliera tedesca Angela Merkel ha assicurato di essere vicina all'Italia, anche il capo dell'esecutivo spagnolo, Mariano Rajoy, ha espresso la sua solidarietà. "Comprendiamo quello che sta succedendo in Italia - ha detto Rajoy - esprimiamo la nostra solidarietà con l'esecutivo e il popolo italiano, e offriremo tutto il nostro aiuto per evitare le situazioni drammatiche che stanno vivendo".