VERSIONI A CONFRONTO
Abbandonata sull'altare, le scuse del mancato sposo: "L'avevo avvertita". E il paese è con lui
Nadia Murineddu è la bella sarda che, abbandonata sull’altare, invece di chiudersi in casa a piangere è andata al ristorante con gli invitati. "Tanto era già tutto pagato", dai genitori di Nadia secondo tradizione, come dirà candidamente uno de familiari. Del promesso sposo non c’era traccia. Non rispondeva a messaggi e telefonate. Era in caserma dove presta servizio in qualità di carabiniere (non nascosto come si è detto in un primo momento, sembra fosse di turno). E già così fa sorridere. Sociologi e opinionisti si sono scatenati intorno alla vicenda. Anche perché Nadia è 14 anni più grande, 39 anni contro 25. I "Macron de' noartri". Sarà una banalità, ma a parti invertite nessuno lo avrebbe sottolineato. E allora giù con domande del tipo: con quale profondità (o superficialità) la donna affrontava il matrimonio se dopo pochi minuti si consola con una bella grigliata di pesce e un sorso di mirto? Che tipo è colei che reagisce a uno schiaffo simile senza oscurare specchi e finestre? Per chi scrive è una donna in gamba, una donna con gli attributi, non certo una di quelle che si vede a "Temptation Island". Semmai è lui, l’uomo, più giovane di 14 anni a doversi nascondere, a dover rasentare i muri confondendosi con la sua ombra per l’assenza di coraggio dimostrata. La storia però non si è chiusa lì, lo strascico è più lungo di quello del velo da sposa. Mariano Delogu, il padre del giovane fuggito, ha raccontato la sua verità: "Ho cercato in tutti i modi di far saltare il matrimonio. Nadia Murineddu è stata avvertita per tempo. Gli avevo detto di aspettare, di non fare passi affrettati, di continuare a convivere. Lei però voleva sposarsi a ogni costo. Anche mio figlio Giovanni le aveva chiesto di rimandare perché distrutto dallo stress". E poi va giù duro: "Non ce l’ha mai presentata, l’ho vista solo in fotografia e mi è bastato a capire che persona era. Non vogliamo alimentare questa telenovela, lei è in cerca di notorietà". I 600 abitanti di Ittireddu, in provincia di Sassari, sono tutti dalla parte del giovane concittadino: "bravo e di buona famiglia". Anche il ragazzo ha ritrovato la voce: "L’avevo informata. Le avevo anticipato il giorno prima che non potevo essere al matrimonio per questioni di turno e perché stavo male. Lei invece di propormi il rinvio, mi ha attaccato chiedendo i danni morali. La mia famiglia era contraria. L’hanno saputo solo due settimane prima perché lei faceva di tutto per tenerlo nascosto. Mi aveva convinto a sposarmi senza dire nulla ai miei". La donna, che ha già un figlio, ha confermato alla trasmissione Dalla vostra parte di Rete4: "Ho capito che il matrimonio sarebbe saltato quando mi ha detto che rientrava in caserma. Perdonarlo? No, non credo che lo meriti. E sia chiaro, io non ho obbligato nessuno, era una decisione di entrambi". In effetti, per quanto piccolino, Giovanni ha passato da un pezzo la maggiore età. E aggiunge: "E’ stato mio padre a dirmi di festeggiare, di farmi forza perché in fondo non era morto nessuno e la vita va avanti". E a giudicare dalla foto pubblicate tre giorni fa sul suo profilo Facebook non è proprio distrutta dal dolore. E fa bene. I contorni della storia sono ancora poco chiari e a tratti grotteschi: una famiglia che era al corrente della relazione tanto da ostacolarla, ma non sapeva del matrimonio fino a pubblicazioni avvenute, inviti spediti e banchetto caldo; un’altra famiglia, altrettanto sfortunata, che ha pagato tutto convinta in buona fede che la figlia avesse incontrato il grande amore; una donna che forse in cuor suo sapeva, ma ha sperato che fosse il classico momento di paura prima del fatidico sì. Ma soprattutto c’è lui. Lo "stressato" Giovanni che giustifica la sua assenza in chiesa dicendo "non potevo esserci perché ero di turno". Come se le nozze fossero di un parente antipatico e non le sue. Come se dovesse andare a cena con i colleghi e accampasse una scusa dell’ultimo minuto. Non aveva invitato alcun amico alla cerimonia?! Non sa che la vita riserva ben altri stress rispetto alla preparazione di un matrimonio? Da militare non sa che in base al codice civile potrebbe essere costretto a risarcire il danno causato dalla promessa pubblica infranta senza giusto motivo? A meno che l’orario di lavoro non sia un motivo valido, ovviamente. Forse sarebbe risultato più credibile se avesse detto: "Mi hanno hackerato il profilo".