Polizia Ferroviaria, una storia lunga centodieci anni
Meno 27% di furti, -37% di rapine, -5% di aggressioni, -47% di furti di rame e -9% di danneggiamenti, ma anche migliaia di persone scomparse rintracciate ogni anno, in particolare minori; decine le vite salvate, di aspiranti suicidi o di persone colte da malore; alta l'attenzione verso il fenomeno dei migranti e grande vicinanza alle persone emarginate o in stato di bisogno. È il risultato del lavoro della Polizia Ferroviaria, reso noti questa mattina nel corso della cerimonia celebrativa del suo 110° anniversario della fondazione. "Centodieci anni insieme" il titolo della manifestazione che ha ripercorso le tappe fondamentali della storia della Specialità, dal 1907 ai nostri giorni. Passato, presente e futuro raccontati dagli interventi del Capo della Polizia Franco Gabrielli, da Renato Mazzoncini e Luigi Cantamessa, rispettivamente ad e direttore della Fondazione FS Italiane, e di Armando Nanei, direttore del Servizio Polizia Ferroviaria. Nata il 24 giugno 1907 con provvedimento di Giovanni Giolitti, all'epoca Ministro dell'Interno, la Polizia Ferroviaria da allora è l'organo di Pubblica Sicurezza naturalmente deputato alla prevenzione e repressione dei reati in ambito ferroviario. La Specialità garantisce la sicurezza di tutti coloro che si muovono in treno o frequentano, a vario titolo, le stazioni: attualmente oltre 3 milioni e mezzo di persone, in un settore nevralgico della mobilità del Paese che vede circolare quotidianamente più di 9.000 convogli su oltre 16.000 Km di linea ferrata. Oltre 2.500 le stazioni presenti sul territorio nazionale. Oggi la Specialità si è evoluta, anche grazie alle tecnologie a supporto dell'attività operativa e alla recente distribuzione alle pattuglie di smartphone di ultima generazione, con rilevatori termici e telecamere con visione notturna in grado di accedere direttamente alle banche dati di polizia oltre che di trasmettere dati e immagini in tempo reale alle sale operative, anche queste dotate di modernissimi software che consentono la geolocalizzazione delle pattuglie per coordinarne al meglio gli interventi.