Ecco il caporalato dei pm: ci costa 150 milioni
Il caso dei giudici onorari che lavorano al posto dei sostituti. Senza ferie, senza malattia e sottopagati. La lettera di Pignatone: "Senza di loro si blocca tutto"
Oltre 13 ore di lavoro con una piccola pausa pranzo. Non si tratta di un migrante sfruttato nelle campagne di Rosarno, ma di un pubblico ministero. Un servitore dello Stato che in quelle 13 ore non può commettere neanche un errore. Perché un solo proces- so condotto in maniera erra- ta potrebbe compromettere la vita di un uomo, arrecando un danno enorme all'intera società. E quel giorno, quel sa- bato, i procedimenti erano particolarmente delicati. In un'aula dedicata alle udienze direttissime vi erano 5 arresta- ti, altri 8 processi e nessuna quarta aula (quelle utilizzate per le emergenze) pronta a in- tervenire. Ladri, spacciatori e stalker dovevano essere giudi- cati. E così il pubblico mini- stero, in silenzio, ha lavorato tutto il giorno sapendo che a fine mese lo stipendio non avrebbe ricompensato i suoi sforzi. Già, perché i Vice Pro- curatori Onorari subiscono un costante «caporalato di Stato». Per loro non esiste ma- ternità, malattia o previden- za di alcun tipo. Non esiste per loro una forma di tutela per gli infortuni in itinere, e se accadesse qualcosa di «spiacevole» in aula non han- no nessuna garanzia di esse- re quantomeno rimborsati. Fortunatamente i militari dell'Arma quotidianamente sorvegliano le aule del tribu- nale di piazzale Clodio. An- che fuori dai palazzi di giusti- zia i Vpo non hanno tutele. Ep- pure si occupano del 60% del- le controversie penali e civili. Trattano reati dietro i quali si... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI