Strage di via D'Amelio, per una volta si pentono i giudici
La procura si scusa 25 anni dopo. "Nei processi inflitte diverse condanne ingiuste, perdonateci"
Ci sono voluti anni, molti anni, ma alla fine le scuse dei magistrati per aver condannato le persone sbagliate nel processo Borsellino sono arrivate. E a pronunciarle, chiedendo contemporaneamente la revisione delle pene inflitte a chi con la strage di via D'Amelio non c'entrava assolutamente nulla, è stata, sorprendendo tutti, la procura generale di Catania. "Quali rappresentanti dello Stato - hanno affermato, infatti, le sostitute Pg Concetta Ledda e Sabrina Gambino - ci sentiamo in dovere di chiedere scusa, nonostante non siano nostre le responsabilità, per le condanne ingiuste inflitte nell'ambito del processo per la strage di via D'Amelio". E che le due procuratrici non siano personalmente responsabili degli errori processuali, non ci piove; ma che lo Stato, rappresentato da tutte quelle toghe, pm e giudici, che per quasi 20 anni hanno creduto a falsi pentiti, sia il vero colpevole del lungo fallimento investigativo del caso Borsellino, nessuno può più negarlo. Il mese scorso è giunto a conclusione il cosiddetto "Borsellino quater", l'ennesimo processo sulla mattanza del 19 luglio 1992 che costò la vita a Paolo Borsellino e ai suoi cinque agenti di scorta. La Corte d'Assise di Caltanissetta ha condannato all'ergastolo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI