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Sono santi i pastorelli di Fatima

Katia Perrini
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Papa Francesco ha proclamato santi Francesco e Giacinta Marto, due pastorelli ai quali esattamente 100 anni fa era apparsa la Vergine. La terza veggente, la loro cuginetta Lucia dos Santos sopravvisse fino al 2005 ed è ora in corso per lei il processo di beatificazione. I due fratellini rispettivamente nel 1919 e nel 1920 morirono a causa delle ripetute epidemie di febbre spagnola che solo in Portogallo provocarono 150 mila vittime. La loro mamma Olimpia era sorella del papà di Lucia, Antonio dos Santos. Francesco aveva due anni quando il 5 ottobre 1910 il Portogallo divenne repubblica. Olimpia era una donna un po' rude, decisa, poco portata all'espansione. Manuel Marto, il padre, era piccolo di statura, magro, un uomo di poche parole, ma cordiale, benvoluto dagli abitanti del villaggio. Vissero a lungo, molto uniti. In famiglia si pregava molto. Ma all'epoca dei fatti erano poveri, tanto che Francesco già nel 1916, a sette anni, iniziò a portare il gregge al pascolo insieme con la cugina Lucia. Nel 1916 in Europa imperversava la guerra e anche i giovani della sierra erano stati chiamati alle armi. Per tre volte la Vergine fece visita ai tre pastorelli: Francesco, la vedeva, Giacinta la vedeva e sentiva, mentre Lucia vedeva, sentiva e parlava. In estate Maria apparve al pozzo della casa di Lucia e disse ai pastorelli di pregare molto e di offrire sacrifici. Nella terza apparizione, la Vergine aveva un calice nella mano sinistra, sopra il quale era sospesa una grande ostia, dalla quale cadevano alcune gocce di sangue nel calice. Lucia ricevette l'ostia, Francesco e Giacinta bevvero al calice. Caddero in adorazione e l'angelo scomparve. L'appuntamento era per ogni 13 del mese ma il 13 agosto la nostra Signora non apparve in quanto l'amministratore di Ourem, espressione del governo portoghese, repubblicano e laico, li aveva portati con un inganno a Vila Nova. Apparve invece il 19 agosto a Valinhos, alle quattro del pomeriggio, e disse ai pastorelli di pregare molto per i peccatori. Il 13 settembre vi erano circa trentamila persone e alcuni sacerdoti a Cova di Iria. Vestita di bianco, splendente piu' del sole, nostra Signora assicuro' la guarigione di alcune persone. Sabato 13 ottobre pioveva e avvenne il fenomeno del sole descritto cosi' da uno dei testimoni, Almeida Garrett: "Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci e vidi che la folla si sparpagliava ai miei piedi? voltava la schiena al luogo dove, fino a quel momento, si era concentrata la sua attesa e guardava verso il sole dall'altro lato. Anche io mi sono rivoltato verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c'era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni, come un largo tavolo da gioco. La cosa piu' stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. Udimmo un clamore, il grido angosciato della folla intera. Il sole, infatti, mantenendo i suoi rapidi movimenti rotatori, sembro' essere libero di muoversi nel firmamento, e di spingersi, rosso sangue, verso la terra, minacciando di distruggerci con la sua enorme massa. Furono dei secondi davvero terribili". "Il fenomeno solare del 13 ottobre 1917, riferito e descritto nei giornali dell'epoca, è stato quanto mai meraviglioso e lasciò una indelebile impressione in quanti ebbero la felicità di presenziarvi. Questo fenomeno, che nessun osservatorio astronomico ha registrato, e perciò non naturale, è stato costatato da persone di tutte le categorie e classi sociali, credenti e miscredenti, giornalisti dei principali giornali portoghesi, e ancora da individui distanti parecchi chilometri dal luogo dove avveniva; il che sfata ogni spiegazione di illusione collettiva", ha dichiarato a suo tempo la diocesi di Laira, competente per il territorio. Nel 1930 il vescovo di Leiria dichiarò degne di fede le visioni dei pastorelli a Cova di Iria, consentendo il culto ufficiale di nostra  Signora di Fatima.

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