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Casa di Montecarlo, Fini scarica il cognato: "È soltanto colpa sua. Sapevo tutto dal 2010"

I verbali: è venuto a conoscenza del caso tre mesi dopo la promessa di dimettersi se coinvolto il cognato. Ma è rimasto alla Camera altri tre anni e fino a oggi ha tradito il suo popolo

Valeria Di Corrado
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Promesse da marinaio e scomode verità tenute nascoste per anni. Tutto pur di rimanere attaccato alla poltrona. Dopo essersi autodefinito un «coglione», ora Gianfranco Fini ammette di aver mentito. Per un mero tornaconto politico, dice lui. Di fatto ha mentito al suo popolo di destra, agli italiani, a quanti avevano creduto in lui e ancor oggi continuavano a pensare alla sua buona fede. A settembre 2010 aveva giurato davanti agli italiani che si sarebbe dimesso da presidente della Camera se avesse scoperto che la casa di Montecarlo era stata acquistata da Giancarlo Tulliani. A distanza di tre mesi, dopo aver appurato che il cognato era effettivamente il proprietario dell'appartamento lasciato in eredità dalla contessa Colleoni ad Alleanza nazionale, ha volutamente omesso di rivelare la verità, perché temeva «sfavorevoli conseguenze politiche». A rivelarlo è lui stesso, nell'interrogatorio davanti ai pm della Procura di Roma Michele Prestipino e Barbara Sargenti. L' ex leader di An è indagato per riciclaggio trasnazionale in concorso con Elisabetta, Giancarlo e Sergio Tulliani. Secondo l'ipotesi accusatoria Francesco Corallo, che con Atlantis -B Plus... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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