Il proprietario di Unicka e Vampire Dany, i cavalli rapiti: "Lauta ricompensa a chi ci aiuta a ritrovarli"
"Ho deciso di offrire una ricompensa a chi fornirà informazioni decisive per il ritrovamento di Unicka e Vampire Dany". L'annuncio viaggia via etere. Gianluca Lami, titolare della scuderia Wave e proprietario dei due campioni del trotto rapiti quasi un mese fa nel loro centro di allevamento in provincia di Pisa, sceglie lo studio di Unire Tv, il canale dell'ippica, per lanciare il suo messaggio. "La ricompensa sarà lauta e le informazioni potranno pervenire anche in forma anonima", spiega guardando dritto la telecamera. Gli indirizzi da ricordare, per chi avesse informazioni da dare, sono #riportiamoliacasa, www.ippicawave.com, [email protected]. La chiusura dell'intervento in diretta è una chiosa che sa di speranza: "E' un momento difficile, non ci sono sviluppi nelle indagini, nessuno si fa vivo. Spero che questo nuovo, importante tentativo aiuti a riportare a casa i miei cavalli". Poche parole e tante pause. Gianluca Lami ha la voce rotta dall'emozione, o forse dalla disperazione. Non parla di cifre, ma quel "lauta" potrebbe far pensare a qualcosa di sostanzioso, proporzionale al valore dei cavalli. Unicka, la 4 anni che stava ricalcando le orme di Varenne, se in buone condizioni ha una quotazione che supera il milione di euro, Vampire Dany sfiora i 300.000 euro. Ma più che ai soldi, Gianluca Lami, imprenditore di successo che investe nell'ippica per pura passione, pensa alla salute dei cavalli e al dolore della moglie Giovanna, che come lui con quei campioni aveva un rapporto d'affetto molto forte. L'idea della ricompensa è maturata in famiglia. Lunedì scorso, proprio Giovanna Lami, partecipando a una conferenza stampa a Montecitorio sui due cavalli rapiti, aveva lanciato un appello accorato: "Adesso ci serve l'aiuto della gente comune, di chi sa o ha visto qualcosa. Anche un piccolo dettaglio: i cavalli non possono essere spariti nel nulla". L'incontro era stato promosso dal parlamentare PD Edoardo Fanucci, e dal sottosegretario al Mipaaf con delega all'ippica Giuseppe Castiglione, di Alternativa Popolare. Un appoggio trasversale, per non far sentire soli i coniugi Lami. "Le istituzioni ci sono state vicine da subito - ha sottolineato la signora Giovanna – così come ci continua ad arrivare il conforto di tanta gente, anche sconosciuta: Unicka in particolare, con le sue imprese sportive e con il carattere docile, aveva conquistato il cuore degli italiani". La replica di Castiglione inquadra gli orizzonti etici della politica. "Per l'ippica italiana è un momento drammatico, i due cavalli rapiti potevano essere il simbolo della rinascita - ha detto il sottosegretario - Ecco perché le istituzioni sentono di avere un obbligo morale nei confronti dei proprietari: faremo di tutto per ritrovarli e per rilanciare il settore". Quanto alle indagini, non figurano fino ad oggi soggetti indagati, ma qualche traccia importante sarebbe stata isolata. Più che semplici indizi. "Stiamo seguendo alcune piste - ha ammesso Giovanna Lami - Non solo con il consiglio inquirente che dall'inizio segue il caso, ma anche con la collaborazione di un'equipe privata di investigatori". Dai rapitori, però, come confermato da Gianluca Lami nel suo messaggio tv, nessun segnale. Sciogliere il rebus del rapimento, avvenuto in piena notte e con tante note di mistero, è diventato un tarlo degli inquirenti. "I rapitori hanno agito con grande organizzazione - ha spiegato la signora Wave - Sono riusciti a individuare i due box, distanti tra loro, in un centro che ospita oltre settanta cavalli, poi hanno percorso settecento metri a piedi, al buio, per raggiungere l'uscita sul retro e far sparire Unicka e Vampire Dany. Non avevamo un impianto d'allarme adeguato perché mai avremmo pensato a un'ipotesi del genere. Non eravamo neppure assicurati, se non contro gli infortuni. Ci siamo sempre preoccupati di sulky e finimenti, mai di difenderci dai criminali". Ora sono costretti a farlo, usando tutti i mezzi possibili. Compresa la lauta ricompensa.