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Ha ucciso l'uomo che investì sua moglie a Vasto, Fabio Di Lello condannato a 30 anni

Katia Perrini
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È stato condannato a 30 anni di reclusione Fabio Di Lello, imputato per l'omicidio di Italo D'Elisa, il 21enne che nel luglio scorso, a Vasto, aveva investito con l'auto la moglie di Di Lello, Roberta Smargiassi, uccidendola. Il pubblico ministero Giampiero De Florio e il sostituito Gabriella De Lucia avevano chiesto l'ergastolo. D'Elisa era stato ucciso a colpi di pistola il primo febbraio scorso davanti ad un bar. Ucciso per vendetta La tragedia avviene davanti ad un bar di Vasto: Fabio Di Lello, 32 anni, conosciuto giocatore di calcio e titolare di una panetteria, esplode tre colpi di pistola contro il giovane Italo D'Elisa, che il 1 luglio dello scorso anno, travolse e uccise Roberta Smargiassi, moglie di Di Lello, la quale viaggiava a bordo di un ciclomotore. Dopo l'omicidio, Di Lello si reca al cimitero sulla tomba della moglie, poco lontano abbandona l'arma del delitto che verrà rinvenuta dai carabinieri ai quali si consegna. Processo con rito abbreviato Di Lello viene arrestato e accusato dalla procura di Vasto di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione e della minorata difesa. Dopo la convalida dell'arresto, su richiesta dei difensori, avvocati Cerella e Andreoni, nell'udienza davanti al gup dello scorso 21 febbraio viene fissato per l'uomo il processo con rito abbreviato. Nella prima udienza dinanzi alla Corte d'Assise di Lanciano, la difesa chiede che su Di Lello venga effettuata una perizia psichiatrica, richiesta che viene però rigettata. Nel corso della precedente udienza, il 20 marzo scorso, nella requisitoria del Procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio e del sostituto Gabriella De Lucia per l'imputato era stato chiesto l'ergastolo. Nella sua dichiarazione spontanea alla Corte, sempre in quell'udienza, Di Lello afferma di essere pentito e dispiaciuto per quanto fatto. Oggi la sentenza di primo grado: la Corte lo ha condannato a 30 anni di reclusione.

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