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Evade detenuto in alta sicurezza, a Frosinone è caccia all'uomo

carcere

Katia Perrini
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Un detenuto campano è evaso questa notte dal carcere di Frosinone, calandosi con un lenzuolo dalla finestra. Non è invece riuscito nel suo intento il complice albanese, bloccato dalla polizia penitenziaria. Entrambi detenuti in alta sicurezza, hanno spostato la televisione da una stanza del vecchio reparto e hanno tagliato le grate. Lo rende noto Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Fns Cisl Lazio. «Il carcere di Frosinone sconta quotidianamente la carenza di personale e il sovraffollamento dei detenuti, circa 200 unità oltre il limite», dichiara Costantino. «Sono passati nel passaggio dietro la televisione - spiega ancora Costantino - Sono saliti sopra l'istituto e sono scesi con l'ausilio di alcune lenzuola. L'albanese è stato preso nell'intercinta e probabilmente ha un danno alla colonna vertebrale. Successivamente nell'ambulanza gli sono stati trovati addosso due telefoni cellulari». Sono in atto le ricerche per trovare il detenuto evaso. Era stato arrestato da Alessandro Tocco, attuale dirigente del Commissariato di polizia di Cassino, quando, nel 2012, dirigeva la squadra mobile nel Casertano, Alessandro Menditti, l'evaso dal carcere di Frosinone. Avrebbe dovuto scontare altri 10 anni di carcere. In galera c'è anche la moglie. Da indiscrezioni, pare che l'apporto esterno sarebbe stato organizzato dal gruppo dell'albanese con cui il 42enne campano stava fuggendo. Lo straniero, però, dopo essersi calato con le lenzuola dalla finestra da cui hanno tagliato le grate, sarebbe caduto tentando di scavalcare la recinzione di circa 10 metri fratturandosi la colonna vertebrale. Per questo è stato necessario trasferirlo all'Umberto I di Roma. L'evaso, invece, è ricercato su tutto il territorio e, alle ricerche partecipa anche un elicottero di carabinieri.

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