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Nuova bufera sul "Sole 24 Ore", il direttore Napoletano ed ex vertici indagati per le copie digitali gonfiate

Silvia Sfregola
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Nuova bufera sul Sole 24 Ore. Il direttore editoriale del gruppo Roberto Napoletano è infatti indagato dalla procura di Milano, insieme agli ex vertici del quotidiano. Dopo mesi di trincea, il rapporto con l'editore, ovvero la presidenza di Confindustria, sarebbe molto teso. Il cda del gruppo non è stato ancora convocato. "Ora mettiamo un punto" si spiega in viale dell'Astronomia. Ne va infatti della credibilità dell'associazione degli industriali, e del presidente Vincenzo Boccia, che del salvataggio del Sole ha fatto un punto centrale del suo programma. Confindustria in una nota "conferma piena fiducia alla magistratura" e "valuterà tutte le azioni necessarie a tutela propria e degli altri azionisti". Gonfiato negli anni il numero di copie digitali In autunno era stato cambiato l'intero cda e il management, ed i nuovi vertici guidati dal presidente Giorgio Fossa ieri hanno ribadito "la propria volontà a fornire agli organi inquirenti la massima collaborazione per l'accertamento dei fatti, confermando che agiranno con determinazione a tutela degli interessi della società". La perquisizione in via Monte Rosa ha riguardato l'ufficio di Napoletano. Mentre per l'ex presidente del gruppo Benito Benedini, e all'ex ad Donatella Treu, i controlli hanno riguardato le abitazioni. Per tutti e tre l'accusa è di false comunicazioni sociali, avrebbero gonfiato negli anni il numero di copie digitali multiple diffuse dal quotidiano. Si tratta di uno dei dati più sensibili per un giornale, in ragione del quale si fissano le tariffe per gli inserzionisti pubblicitari. Un dato doppiamente cruciale per un gruppo quotato a Piazza Affari, dove oggi il Sole ha perso il 4,57% scendendo a 0,315 euro. A fine 2007 quando fu collocato il 30% il prezzo per azione era di 5,75 euro, e molte azioni furono acquistate dai dipendenti del gruppo. Indagati il direttore ed ex vertici Nel registro degli indagati dalla Procura di Milano ci sono altre 7 persone, tra le quali altri ex dirigenti del gruppo, che fanno parte del secondo filone dell'indagine, che riguarda il rapporto tra "Sole 24 Ore" e la società inglese Di Source Limited, che avrebbe attivato degli abbonamenti digitali inesistenti. L'accusa qui è di appropriazione indebita. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e dal pm Gaetano Ruta. La protesta dei giornalisti I giornalisti delle tre testate del gruppo si sono immediatamente riuniti in assemblea. Il quotidiano oggi non è in edicola, e non lo sarà "ad oltranza" fino a quando Napoletano non lascerà la direzione. Già da alcuni mesi il direttore non gode più della fiducia della redazione, che l'ha sfiduciato. I giornalisti dell'agenzia di stampa Radiocor invece sciopereranno lunedì, mentre quelli di Radio 24 hanno già ritirato le firme da servizi e notiziari. Iniziative che evidentemente dimostrano come non si sia ricreato "quel clima di armonia e serenità necessario per affrontare sfide difficili" che Boccia aveva auspicato in autunno. Una svolta appare quindi probabile, anche perché il gruppo, a prescindere dalle indagini giudiziarie ha bisogno di un pesante riassetto finanziario. Resta sul tavolo l'opzione che vorrebbe l'ingresso di un grande fondo, ma questi aspetti saranno chiariti nel nuovo piano d'impresa.

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