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Il Papa è pop. E Francesco finisce sulla copertina di Rolling Stone

Katia Perrini
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Francesco Bergoglio ritratto sulla copertina del numero di marzo di "Rolling Stone" dove viene definito "Papa pop". L'edizione italiana del periodico di musica, politica e cultura di massa, spiega la scelta di mettere il Papa in copertina (finora successo solo nell'edizione statunitense, nel 2014, sempre con Bergoglio) con il fatto che «il Papa dice cose di buon senso, talmente di buon senso - come analizzato nel reportage di apertura della cover story del mensile, in edicola dal 9 marzo - che la sua solitudine comincia a essere palpabile». Semplice come appare Papa Francesco nella foto col pollice alzato: «É come il pane fatto in casa» dice il regista Ermanno Olmi (intervistato da Rolling Stone sul suo ultimo film dedicato al cardinal Martini, «Vedete, sono uno di voi») per descrivere un pontefice che si mostra per quello che è. Rolling Stone fa parlare anche i ragazzi delle «case bianche» del quartiere Trecca, prima tappa della visita di Bergoglio a Milano il 25 marzo: sembrano usciti da un video di street rap e loro malgrado si sono abituati alla semplicità, anche se da dove sono ora sembra impossibile vedere il futuro. Forse li aiuterà un pontefice che dice che «la realtà si vede meglio dalla periferia che dal centro»? Rolling Stone celebra Papa Francesco che ha conquistato i giovani con le sue parole di attenzione agli ultimi e ai più poveri, con i suoi toni vicini alla gente comune, con una disposizione decisamente popolare, anzi pop: il Papa che appare davvero adatto ai nostri tempi.

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