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Appalti e corruzione, indagato il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso

Il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso

Silvia Sfregola
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Corruzione e turbativa d'asta. Sono i reati contestati al presidente dell'Abruzzo Luciano D'Alfonso. A dare notizia stamane del fatto è stato lo stesso D'Alfonso. "Questa mattina - ha annunciato su Facebook - ho appreso che è in corso una verifica del mio operato da parte della procura di L'Aquila per tre distinte vicende. Ritengo che la mia posizione sia assolutamente estranea a qualsivoglia fattispecie di reato e auspico un espletamento rapidissimo di ogni indagine". Si tratterebbe di due richieste di proroga indagini, una relativa ad accertamenti iniziati nel 2015 per un intervento non ancora precisato riguardante la città di Penne, e un'altra dal luglio 2016 relativa alla stima di lavori da fare per riqualificare delle case popolari in un quartiere di Pescara. Ma l'indagine, a quanto si apprende, si concentrebbe in particolare sul cantiere dei lavori di Palazzo Centi a L'Aquila. A Luciano D'Alfonso è stata data comunicazione - in quanto presidente della Regione Abruzzo - di acquisizione di atti ai danni di sei persone, tre delle quali sono dipendenti dell'ente regionale abruzzese. Il presidente dell'Abruzzo ha detto di avere "fiducia nell'operato della magistratura così come ne avevo in passato, quando è stata sempre accertata la liceità delle mie condotte amministrative".

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