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Terremoto e neve, mix infernale. Centro Italia in ginocchioUn morto nel Teramano, un disperso a L'Aquila

Per tre volte in un'ora superata magnitudo 5, poi nel pomeriggio la quarta scossa. L'appello dei sindaci colpiti dal sisma: "Strade bloccate, aiutateci". Curcio: "Evitate spostamenti"

Davide Di Santo
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Un mix infernale. Le scosse di terremoto - tre quelle più forti, di magnitudo compresa tra 5.3 e 5.5, avvertite anche a Roma - che si sono succedute dalla mattina con epicentro tra L'Aquila e Rieti, vicino Amatrice. E l'enorme quantità di neve che si è abbattuta Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche. Una combinazione che a differenza dell'ultimo sisma di ottobre ha fatto delle vittime. Il cadavere di un uomo  viene recuperato dalle macerie dai vigili del fuoco a Castel Castagna (Teramo). Ha 83 anni ed è rimasto ucciso dopo che la sua stalla gli è crollata addosso. Salvataggio drammatico a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo. Crolla un agriturismo colpito dal terremoto e carico di neve. Dalle macerie vengono estratti due cugini - all'inizio si pensava a madre e figlio - una trentenne e ragazzo di 17 anni. A rischio ipotermia, i vigili del fuoco hanno provato l'elitrasporto ma le condizioni meteo li hanno costretti a usare le strade.  Un uomo di 60 anni è disperso sotto la slavina che si è staccata a Ortolano, frazione del comune di Campotosto (L'Aquila),  e ha travolto le case. Le operazioni sono state interrotte col buio, riprenderanno domani. L'uomo era col fratello che fortunatamente è stato messo in salvo. Apprensione per la valanga che ha investito l'hotel Rigopiano di Farindola, alle falde del Gran Sasso pescarese. Due clienti hanno dato l'allarme, il presidente della provincia di Pescara Antonio Di Marco  sembra confermare i timori peggiori: "Purtroppo è accaduta una terribile tragedia sembrerebbe ci siano delle vittime, ma è tutto da confermare. A Rigopiano è in atto in queste ore una bufera di neve. In albergo c'erano 20 ospiti", scrive su Facebook Di Marco. Le zone già colpite dai terremoti di agosto e ottobre dell'anno scorso sono messe in ginocchio dalla neve. Il primo cittadino di Amatrice, Sergio Pirozzi, si appella allo Stato: "È una situazione drammatica, da settanta anni non nevicava così forte. Dei campanili adesso non mi importa niente, si rifaranno. Spero che arrivino presto le turbine, ci sono persone isolate che non possono uscire di casa". Isolate migliaia di persone in Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.  Le tre scosse del mattino sono state avvertite chiaramente anche a Roma. Panico in strada, scuole e uffici pubblici evacuati, le linee della metropolitana sono state chiuse a lungo per le verifiche tecniche. Il sindaco Virginia Raggi ha fatto sapere che le scuole domani rimarranno aperte a eccezione del Vivona, all'Eur, per alcune crepe sospette, e gli istituti di Frascati.

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