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Incendio nel capannone rifugio dei migranti, un morto e tre feriti

Katia Perrini
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È di un morto, un 35enne somalo, tre feriti e due intossicati il bilancio del grave incendio scoppiato ieri sera a Sesto Fiorentino (Firenze), in zona Osmannoro. Ad essere invaso dalle fiamme un capannone, ex sede dell'Aiazzone, dove vivevano un centinaio di migranti di origine somala, eritrea ed etiope. I vigili del fuoco sono intervenuti intorno alle 21,30 e si sono trovati di fronte a un incendio di grandi dimensioni. Sono stati gli stessi migranti, che avevano chiamato i soccorsi, a raccontare che un loro compagno era stato inghiottito dalle fiamme. Al loro arrivo i Vigili del fuoco si sono trovati gli occupanti fuori dall'edificio, una struttura di due mila metri quadri su due piani. «Abbiamo iniziato lo spegnimento dello stabile e una volta entrati abbiamo trovato l'uomo in gravi condizioni, abbiamo subito iniziato la rianimazione, poi è arrivato il 118», spiega l'ufficio stampa dei Vigili del Fuoco di Firenze. Il 118 ha allestito un punto medico avanzato per riparare, visto anche le gelide temperature, le persone scampate all'incendio. Sono presto accorsi polizia e carabinieri e l'immobile è stato posto sotto sequestro. Il motivo non è ancora certo ma potrebbe essere dovuto a un fatto accidentale, non doloso.

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