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Milano, spara ai poliziotti durante un controllo Ucciso Anis Amri il terrorista della strage di Berlino

Il cadavere di Anis Amri, il killer della strage di Berlino ucciso nel Milanese

Ha aperto il fuoco dopo essere stato fermato nella notte in piazza Primo Maggio a Sesto San Giovanni. Prima di morire ha urlato: "Allah è grande". Ferito un agente

Silvia Mancinelli
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Ha gridato "Allah Akbar" ("Allah è grande"), prima di premere più volte il grilletto contro gli agenti della Volante che lo hanno fermato al posto di blocco. È morto così a Sesto San Giovanni (MI), Anis Amri, il tunisino ricercato per l'attentato al mercatino di Natale a Berlino.  Sono da poco passate le 3 in piazza I maggio quando, davanti alla stazione, i poliziotti fermano un uomo per una banale richiesta di documenti. Maghrebino, a piedi da solo nel cuore della notte, per alcuni secondi sembra immobile, quasi inerme. Poi apre lo zaino ma, invece del portafogli, impugna una pistola calibro 22. D'un tratto l'incubo, il grido che preannuncia il peggio, poi gli spari contro uno dei due agenti che viene ferito ad una spalla (si tratta di Cristian Movio, 36 anni, che è stato portato all'ospedale di Monza e non è in pericolo di vita). La risposta al fuoco dell'altro poliziotto è immediata. Luca Scatà, 29 anni di Canicattì, da nove mesi in prova al commissariato di Sesto San Giovanni, non esita, preme il grilletto e colpisce l'aggressore. Non sa ancora che l'uomo a terra, che pure tenta di rianimare, è Anis Amri, il tunisino killer dell'attentato ai mercatini di Natale di Berlino. Il terrorista non aveva con sé i documenti, ma è stato riconosciuto grazie alle impronte digitali poco dopo.   La pistola che l'attentatore aveva con sé è risultata essere la stessa utilizzata nell'attacco ai mercatini di Natale a Berlino dove è morta la giovane italiana Fabrizia Di Lorenzo. L'arma, ha spiegato il questore di Milano, era già carica e pronta all'uso.  In viaggio dalla Francia Amri è arrivato in Italia in treno e all'una di notte si trovava in stazione Centrale a Milano. "È arrivato in treno attraverso la Francia - ha detto il questore di Milano, Antonio De Iesu -. La volante della polizia lo ha fermato vicino alla stazione di Sesto San Giovanni, che rientra nei luoghi sensibili all'interno del comune". Gli investigatori stanno cercando ora di capire perché il tunisino fosse a Sesto San Giovanni. Al momento non risultano legami tra lui e la comunità islamica locale. A 2 chilometri dal luogo in cui è morto si trova Cinisello Balsamo, il comune dove ha fatto tappa il camion con targa polacca che Amri ha sequestrato e lanciato contro il mercatino di Natale di Berlino. Una coincidenza che preoccupa, e non poco, gli abitanti della zona.

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