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Condannata a 9 anni Maria Giulia Fatima Sergio, la foreign fighter italiana dell'Isis

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In Italia non era mai successo prima. La Corte d'Assise di Milano ha emesso la prima sentenza di condanna nei confronti di un foreign fighter. O meglio di una foreign fighter. Si tratta di Maria Giulia "Fatima" Sergio la ragazza di 29 anni che, convertita all'Islam, è partita alla volta della Siria dove si troverebbe ancora oggi per combattere al fianco di miliziani dell'Isis.  I giudici l'hanno condannata a 9 anni di reclusione e, con lei, hanno condannato anche il padre Sergio Sergio (4 anni) e il marito, l'albanese Aldo Kobuzi, a 10 anni.  Nei mesi scorsi anche la sorella di Maria Giulia, Marianna, era stata condannata con rito abbreviato (attualmente si trova in carcere). Subito dopo il verdetto l'avvocato difensore di Sergio Sergio, Erika Galati, ha spiegato che l'uomo "non vuole più avere niente a che fare con lei" e con l'altra figlia. Per il legale, Sergio, che si trova ancora agli arresti domiciliari, "non meritava la condanna, noi abbiamo fatto tutto il possibile e le sentenze, però, vanno rispettate. Non voleva andare in Siria per combattere, lui voleva solo tenere unita la famiglia e le figlie lui le ha sempre subite".  La Corte, presieduta da Ilio Mannucci, ha comunque riconosciuto le attenuanti generiche al padre della giovane. A 9 anni di carcere, come "Fatima", è stata condannata anche Haik Bushra, cittadina canadese che si troverebbe in Arabia Saudita (la cosiddetta "maestra indottrinatrice"), mentre a 8 anni sono state condannate Donika Coku e Seriola Coku, madre e sorella di Aldo Kobuzi. Anche loro sarebbero in Siria.

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