IL FUTURO DELL'ITALIA
Auto e smog, Psa Italia lancia un appello ai sindaci: "Ripensiamo le zone a traffico limitato"
Psa Italia apre il fronte della polemica – seppur velata – fra le case automobilistiche e gli enti locali. Il gruppo che racchiude al suo interno marchi storici come la Peugeot, la Citroen e la Ds, lancia un appello "alle istituzioni" (in particolare ai sindaci) affinché i provvedimenti di limitazione del traffico privato non siano di stampo "tecnologico" bensì entrino nel merito dei livelli effettivi di inquinamento. A lanciare la frecciata è stato Eugenio Franzetti, Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne per l’Italia del gruppo industriale francese, che interpellato a margine dell’evento "Psa and friends", in svolgimento in provincia di Siena, ha affermato che «il compito delle istituzioni non è di fare tecnologia ma di dirci quali sono i livelli a cui i costruttori di automobili devono attenersi», dopodiché «saranno le imprese a doversi impegnare per trovare le tecnologie migliori per rimanere sotto i livelli di inquinamento, che sia Co2 o altro». RIPENSARE LE "AREE C" Il pensiero va evidentemente alla città di Milano, che ormai da anni sperimenta – anche con un certo successo – la limitazione dell’Area C, vietando il centro cittadino ad alcune tipologie di veicoli e pretendendo il pagamento da altri. Tuttavia, anche Roma sembra andare verso una soluzione simile, se non addirittura più restrittiva in relazione all’ampiezza del territorio capitolino. Dal 1 novembre scorso, la fascia verde di Roma (estesa in pratica quanto tutta Milano) è inibita ai veicoli Euro 1 ed Euro 2, ma l’obiettivo posto dal Pgtu che la sindaca Virginia Raggi è intenzionata ad applicare entro la fine del 2017 è quello di vietare l’accesso all’anello ferroviario anche agli Euro 3, introducendo bonus mobilità limitati e il pagamento di una tariffa anche agli Euro 4, 5 e addirittura 6: unici mezzi privati a poter varcare senza problemi la soglia dell’anello ferroviario a quale punto sarebbero solo quelli elettrici, oltre alle classi più recenti di scooter. APPELLO ALLE ISTITUZIONI Un approccio che non piace a Psa, come ammette candidamente Franzetti, che dal 1 gennaio 2017 sarà il nuovo direttore vendite del gruppo Citroen: «Noi vorremmo dialogare – spiega – con istituzioni che traccino quelli che sono i livelli di inquinamento, i livelli sotto i quali bisogna tenersi. A quel punto, dovremo essere noi costruttori ad adeguarci per rispettare la legge. Ma le istituzioni non possono fare ‘tecnologia’, non possono decidere a prescindere se l’elettrico va bene e il diesel no, se il gpl non inquina e il motore termico a benzina sì», questo per l’assunto che le nuove generazioni di diesel avrebbero livelli di inquinamento talmente bassi da avvicinarsi ai mezzi elettrici. E proprio per quanto riguarda il mercato elettrico, Franzetti ricorda che «adesso abbiamo 5 veicoli in gamma, quindi il mondo dell’elettrico c’è già in Psa, ma il prezzo si abbasserà quando le tecnologie si svilupperanno ulteriormente». Sul blocco degli Euro 1 e 2, senza la discriminante delle cosiddette «auto storiche», Franzetti afferma che «dovrebbero essere le associazioni a mobilitarsi, e in quel caso saremmo al loro fianco». DUBBI SUL CAR-SHARING Il direttore comunicazione del gruppo francese prova a smontare anche un altro "mito" emergente, quello del car-sharing. «Temo – spiega – che non sia economicamente sostenibile per le case automobilistiche che vi aderiscono. Anche noi abbiamo valutato l’ingresso quando ci furono le convenzioni di Smart e Fiat, ma abbiamo visto che le perdite economiche si potevano ammortizzare solo dopo 10 anni, e soltanto se il car-sharing viene utilizzato come una sorta di pubblicità, di invito all’acquisto di una vettura a noleggio». Chissà che le parole di Franzetti non rappresentino l’inizio di una guerra mediatica fra le case automobilistiche e i sindaci "ambientalisti". PSA AND FRIENDS Come detto, si è svolto sulle colline senesi fra Sinalunga e San Gimignano, il consueto evento "Psa and Friends", in un percorso ideale (e sostanziale) che collega il Centro Documentazione Citroen al Museo Galerie Peugeot. Lungo questi oltre 100 km hanno "sfrecciato" le auto d’epoca messe a disposizione dai collezionisti e le nuove vetture prodotte dalla casa francese. Attualmente, la casa motoristica transalpina sta promuovendo tre nuove vetture, a loro volta ispirate per design, spirito, rifiniture e "valori" a tre miti del passato: la sportiva Peugeot 208 GTi, discendente diretta della mitica 205 GTi;; poi l’elegantissima ammiraglia DS 5, ispirata al Citroen DS 19 degli anni ’50 e ’60; infine la Nuova C3, risultato di un percorso di stile che ha inizio con l’altrettanto storica Citroen 2CV.