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Alluvione di Genova nel 2011, 5 anni all'ex sindaco Vincenzi

Katia Perrini
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Cinque anni e due mesi di reclusione per l'ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi, accusata per l'alluvione che colpì la città il 4 novembre del 2011. Lo ha deciso il giudice Adraina Petri. Nell'esodazione del fiume Foreggiano persero la vita sei persone, tra cui due bambini. Le accuse erano, a vario titolo, di omicidio colposo plurimo, disastro e falso, per aver fabbricato il verbale fasullo che, modificando la scansione degli eventi, alleviava le responsabilità dei vertici di Tursi e della protezione civile. Marta Vincenzi è stata condannata nel processo per l'alluvione di Genova del 4 novembre del 2011 durante la quale persero la vita sei persone, tra cui due bambine di 8 anni e 10 mesi. Questa mattina, dopo le repliche degli ultimi due difensori, il giudice Adriana Petri ha pronunciato la sentenza di condanna a 5 anni per i reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo, nonché di falso e calunnia per aver modificato il verbale di ricostruzione dell'esondazione del Foreggiano. Per Vincenzi il pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto 6 anni e un mese. "Non è finita. Per fortuna in questo Paese esistono 3 gradi di giudizio. Io sono ancora più convinta di essere innocente: ho iniziato che non ricordavo nulla. Ora ricordo tutto. Dentro di me so di essere innocente". Lo ha detto uscendo dall'aula l'ex sindaco di Genova, Marta Vincenzi. "Aspetto di leggere le motivazioni: di questa sentenza non mi convince nulla", il commento dell'avvocato difensore Stefano Savi. "L'accusa più infamante è quella di falso - ha detto Vincenzi - L'ho rigettata sin dall'inizio. Mi dispiace, evidentemente il giudice non si è convinto. Spero si convincano altri".

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