Diede fuoco alla compagna incinta, condannato a 18 anni
Carla Caiazzo, all'ottavo mese di gravidanza, fu bruciata viva a febbraio scorso dall'ex per gelosia. La 39enne e la piccola sono sopravvissute
"È stato condannato a 18 anni? Più di quanto avevano chiesto? Va bene, ma per quanto tempo resterà in carcere? Quanti anni?". Questa è la prima domanda che la 38enne di Pozzuoli, Carla Ilenia Caiazzo, ha fatto al suo avvocato Maurizio Zuccaro non appena è stata avvisata via telefono della condanna decisa dal gup Egle Pilla per il suo ex compagno Paolo Pietropaolo che la mattina del primo febbraio scorso le diede fuoco cospargendole il volto con l'alcol. La Procura aveva chiesto per l'imputato 15 anni ma nonostante la pena maggiore la donna, che all'epoca dell'aggressione era incinta e all'ottavo mese di gravidanza, si è mostrata ancora preoccupata per la sua incolumità. Teme di essere avvicinata dall'ex il giorno in cui lascerà il carcere dove l'uomo sconterà la condanna per tentato omicidio, stalking e tentato procurato aborto. L'aggressione era avvenuta la mattina dello scorso 1° febbraio in via Vecchia delle Vigne, a Pozzuoli (Napoli). Paolo Pietropaolo, dal quale la donna aspettava un figlio, le ha versato addosso dell'alcol dandole fuoco. Immediato l'intervento dei carabinieri e dei sanitari del 118, anche grazie alla segnalazione di un vicino di casa che ha soccorso la donna spegnendo le fiamme. Carla Caiazzo, all'ottavo mese di gravidanza, è stata trasportata d'urgenza al Centro grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli di Napoli, dove è stata ricoverata in prognosi riservata. I medici sono riusciti a farla partorire e, sebbene prematura, la bambina è nata in buone condizioni di salute. Subito dopo l'aggressione Pietropaolo si è dato alla fuga, terminata nei pressi di Formia quando, con la sua auto, è andato a sbattere contro un guard rail. Nel frattempo le sue ricerche erano state estese in tutta Italia e ai carabinieri intervenuti sul luogo dell'incidente l'uomo non ha negato le sue generalità. I militari lo hanno portato alla caserma dei carabinieri di Formia. Carla Caiazzo è stata in questi mesi sottoposta a oltre 20 interventi chirurgici, che non le hanno permesso tra l'altro di presenziare alle udienze del processo celebrato con rito abbreviato e conclusosi oggi con la sentenza di condanna a 18 anni di reclusione per Pietropaolo.