Terremoto castigo per le unioni civili, il Vaticano contro Radio Maria: "Parole scandalose"
La segreteria di Stato condanna le affermazioni andate in onda durante la trasmissione dell'emittente religiosa. Il vescovo di Rieti: "Un'idiozia". La replica del sacerdote conduttore: "Ripassino il catechismo"
"Scempiaggini blasfeme". Il vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, condanna senza mezzi termini le affermazioni di Radio Maria sul terremoto come "castigo divino" dopo le unioni civili. Ma anche il Vaticano deplora le dichiarazioni del sacerdote conduttore con il sostituto alla segreteria di Stato, Angelo Becciu, che bolla come "offensive per i credenti e scandalose per chi non crede" le affermazioni uscite dall'emittente religiosa. "L'idea di una punizione divina è già di per sè una caricatura divina" osserva monsignor Pompili che dallo scorso agosto è in prima linea nell'aiuto agli sfollati con la sua diocesi. "Un'affermazione inaccettabile - dice - Siamo di fronte a scempiaggini e ad una forma di blasfemia. Si tratta di una idiozia anche da un punto di vista teologico". Il vescovo di Rieti pensa alla sofferenza della sua gente e al fatto che lo sciame sismico non si arresta: "Il dramma vero è che le scosse non si esauriscono. Questa tragedia senza fine colpisce gli affetti, mette a dura prova la fede ma è proprio davanti a tragedie di questa entità che chi pronuncia scempiaggini di questo tenore dovrebbe ricordare che significhi non nominare il nome di Dio invano. In questo caso poi è una idiozia anche da un punto di vista teologico". A stretto giro arriva la replica del conduttore radiofonico, padre Giovanni Cavalcoli, il frate domenicano finito al centro delle polemiche per le affermazioni che collegano terremoto e unioni civili. A La Zanzara, la trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani su Radio 24 il sacerdote ribadisce: "Confermo tutto: i terremoti sono provocati dai peccati dell'uomo, come le unioni civili". E al Vaticano risponde: "Che ripassi il catechismo".