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Il geologo: rischio sovrapposizione di sismi diversi. Roma non poggia su faglie pericolose

Katia Perrini
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Con il terremoto che ha scosso la terra tra Marche e Umbria «il rischio ora è che si possa creare una sovrapposizione di sismi diversi». A delineare il quadro con è il geologo Gian Vito Graziano, consulente della struttura di missione "Italia Sicura" di Palazzo Chigi. «La preoccupazione - chiarisce Graziano - è che la sequenza sismica iniziata ieri sera possa sovrapporsi, in termini temporali, alla sequenza generata dal terremoto del 24 agosto e non ancora conclusasi». «Possiamo insomma aspettarci - avverte il geologo - una serie di repliche di differenti terremoti originati da faglie differenti che però insistono su uno stesso sistema di faglie dell'area appenninica centro-adriatica». «Il terremoto scatenatosi ieri sera in quell'area proviene infatti dallo stesso sistema di faglie di cui fa parte anche quella faglia che ha generato il sisma del 24 agosto scorso» spiega Graziano. «Pensiamo ad un puzzle: ogni tessera è il territorio interessato dai terremoti di agosto e di ieri, il contatto fra queste tessere del puzzle sono le faglie, cioè parliamo di uno stesso sistema composto da differenti faglie. Il sisma di ieri - spiega ancora il geologo - è generato da una faglia di questo sistema, il terremoto di agosto scorso da un'altra faglia di questo stesso sistema». Graziano evidenzia inoltre che «le faglie appenniniche sono sismogenetiche, cioè sono tutte attive» e che «la scossa avvertita ieri alle ore 21,18 è una replica del terremoto delle 19,11 che ha però attivato gran parte delle faglie di quel territorio». Ecco perché «oggi la preoccupazione è che la sequenza sismica iniziata ieri sera possa sovrapporsi nello stesso tempo alla sequenza iniziata il 24 agosto e non ancora terminata». Infine Roma: «Sta percependo intensamente le scosse di terremoto, ma è a basso rischio sismico e non poggia su faglie pericolose, però risente delle aree collinari vicine che sono a maggiore intensità sismica e che fanno da contorno alla Capitale». 

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