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Tiziana Cantone suicida per i video hard, Facebook dice no alla rimozione delle immagini

Tiziana Cantone

Il social network contesta l'ordinanza del giudice: "Non siamo in grado di eliminare tutti i post"

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Un aggiornamento choc sul suicidio della 33enne di Mugnano, Tiziana Cantone, che farà discutere e dividere ancora la Rete. Facebook Ireland, scrivendo ai giudici del tribunale civile di Napoli Nord in merito alla vicenda processuale della giovane che si è tolta la vita dopo la diffusione senza consenso dei suoi video hot, sostiene di non essere tecnicamente nelle condizioni di esaminare, per poi rimuoverli tempestivamente, eventuali post riferiti specificamente a Tiziana. La società infatti ha presentato ricorso contro l'ordinanza emessa lo scorso 5 settembre dal giudice che imponeva “l'immediata cessazione e rimozione di ogni post o pubblicazione contenente immagini o apprezzamenti” riferiti alla giovane morta suicida. Facebook, in buona sostanza, non assicura la rimozione definitiva delle immagini che hanno tormentato la Cantone: “Facebook Ireland non era tenuta a rimuovere l'accesso ai contenuti senza che prima vi fosse un ordine in tal senso emesso dalle autorità competenti, ai sensi dell'art. 16 del decreto E-Commerce“. Quindi, il social network, si difende insistendo sul fatto che non compete in prima persona a Facebook vigilare su ciò che gli utenti pubblicano: “Sebbene Facebook Ireland, infatti, comprenda bene le ragioni che hanno spinto la ricorrente alla proposizione del ricorso introduttivo, non può che attenersi al regime di responsabilità limitata previsto per gli hosting provider. Regime che tutela non solo Facebook Ireland, ma anche la libertà di espressione dei propri utenti“.

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