Processo Tav, Erri De Luca assolto
Erri De Luca assolto per il processo Tav. La Corte d'Assise di Torino "assolve perché il fatto non sussiste", è la sentenza del processo che lo ha visto imputato per istigazione a delinquere per aver sostenuto che la Tav "va sabotata". La sentenza è stata accolta dagli applausi dei numerosi No Tav presenti in tribunale. L'imputazione scaturiva da alcune frasi sui sabotaggi della Tav Torino-Lione rilasciate alla stampa. "Mi sono trovato in una lunga sala d'attesa, adesso è finita". E' stato il primo commento di De Luca dopo la sentenza. "Rimane la grande solidarietà delle persone che mi hanno sostenuto in Italia e in Francia. In Francia, addirittura, a tutti i più alti livelli istituzionali. Questo tribunale era un avamposto affacciato sul presente prossimo del nostro Paese", ha commentato. "L'assoluzione ribadisce il vigore dell'articolo 21 della Costituzione, che garantisce la più ampia libertà di espressione ai cittadini". De Luca conferma la sua convinzione In mattinata, prima che il giudice entrasse in camera di consiglio, De Luca aveva ribadito il suo pensiero sulla Tav: "Oggi sarei presente in quest'aula anche se l'imputato non fossi io. Se quello che ho detto è reato continuerò a dirlo e ripeterlo. Il termine sabotare -aveva argomentato- ha un significato nobile, lo hanno utilizzato anche Mandela e Gandhi. La Tav va ostacolata, impedita e intralciata, quindi sabotata per la legittima difesa della salute, del suolo, dell'aria e dell'acqua di una comunitá minacciata". "Gli scrittori che non hanno firmato il mio sostegno sono degli assenti e si notano. Si sono presi la responsabilità della loro assenza", aveva sottolineato ancora lo scrittore, che aveva concluso: "La società civile, a cominciare dai miei lettori, mi ha invece sostenuto fin dall'inizio con centinaia di letture pubbliche che ho archiviato. Loro non mi hanno mai abbandonato". La società francese "Rispettiamo la decisione del giudice, non ne faremo una battaglia campale, ma nei momenti di tensione sociale ci sono dei limiti che soprattutto gli intellettuali dovrebbero rispettare". Lo afferma l'avvocato Alberto Mittone, legale di Ltf, la società italo-francese che si è occupata del progetto e delle opere preparatorie della Torino-Lione che nel settembre 2013 aveva denunciato Erri De Luca per le interviste in cui sosteneva che la Tav Torino-Lione "va sabotata".