Verso ExoMars 2016, Cristoforetti: "Ci conto di andare su Marte"
La prossima di esplorazione robotica per cercare biotracce sul pianeta partirà nel 2016 LEGGI ANCHE Su Marte c'è l'acqua Trovati i ruscelli
La colonizzazione di Marte è sempre stata per l'uomo una sfida del futuro. Che si fa sempre più prossimo, grazie alle diverse missioni che si sono avvicendate a partire dagli anni Sessanta alla scoperta del pianeta rosso, chiamato così perché ricco di ossido di ferro. La prossima di esplorazione robotica sviluppata da Esa (Agenzia spaziale europea) e Roscosmos (Agenzia spaziale russa), dal nome ExoMars, partirà nel 2016. L'obiettivo: cercare biotracce, di vita passata e presente, sul corpo celeste. L'occasione per tornare a parlare del pianeta del sistema solare che più assomiglia alla Terra non sono solo ExoMars e l'annuncio di ieri della Nasa della presenza di acqua salata sul pianeta. Ma anche l'anteprima del film "Sopravvissuto-The Martian" diretto da Ridley Scott con Matt Damon, tratto dal romanzo “L'uomo di Marte” di Andy Weir, in uscita nelle sale giovedì 1 ottobre e presentato oggi all'Asi (Agenzia spaziale italiana). Alla proiezione della pellicola della 20th Century Fox c'era anche Samantha Cristoforetti, rientrata lo scorso giugno dalla missione Futura, la seconda di lunga durata dell'Asi sulla Stazione Spaziale Internazionale. "Io ci conto di andare su Marte - ha detto l'astronauta - Ad oggi non c'è una missione pianificata di essere umani. Ma quando avverrà, spero ci sia un posto anche per me". Si ipotizza una prima missione umana su Marte nel 2030. Nel 2010 con l'esperimento Mars500 si era tentato di simulare un intero volo spaziale verso il pianeta rosso con sei astronauti, tra cui l'italo-colombiano Diego Urbina, richiusi un anno e mezzo nell'Istituto per gli Affari biomedici dell'Accademia russa delle scienze a Mosca. Intanto, il prossimo anno partirà ExoMars che prevede due fasi: il lancio nel 2016 di un orbiter con il compito di studiare la superficie del pianeta e un dimostratore di ingresso, discesa e atterraggio. E il lancio nel 2018 di un rover in grado di muoversi proprio sulla superficie di Marte e di penetrare dei campioni del sottosuolo fino a 2 metri di profondità grazie a un sistema di perforazione realizzato in Italia dalla Selex Es.