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Il mercatino del rubato in 6 mesi diventa mercatone

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L'area antistante è piena zeppa di auto e furgoni con targhe straniere, i parcheggiatori abusivi fanno fare manovra, centinaia i clienti soprattutto immigrati. Ebbene sì, nella Capitale d'Italia,...

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L'area antistante è piena zeppa di auto e furgoni con targhe straniere, i parcheggiatori abusivi fanno fare manovra, centinaia i clienti soprattutto immigrati. Ebbene sì, nella Capitale d'Italia, dove tutto è possibile, il mercatino del rubato rom nel campo nomadi di via Cesare Lombroso (quello annunciato persino tramite volantini, per intenderci), è diventato un mercatone che fa affari da favola. Oggi non tollerato, ma praticamente legalizzato. Il Tempo ne aveva scritto a novembre. Dopo sei mesi, le bancarelle sui lenzuoli improvvisate in terra all'interno sono diventate una distesa, proseguono persino sui marciapiedi di via Sebastiano Vinci dove sono appostate altre zingare; gli articoli in vendita di tutti i generi si sono moltiplicati, l'esposizione arriva fin dentro le roulotte in cui i nomadi preparano il pranzo davanti alla tv. Specialmente la domenica, quando a qualche metro si tiene il mercato (quello legale) al Trionfale, il via vai è continuo. Ieri mattina la "Porta Portese degli zingari", come la chiamano i residenti esasperati, era piena come un uovo. Merce sottratta ai cassonetti o rubata, il copione ingigantito. Dagli arazzi dell'800 («veri», dice un intenditore) ai portatili e ai palmari di ultima generazione, alle carrozzine di tutte le marche, passando per l'abbigliamento, valigeria, suppellettili, mobili. Dentro, persino un camionbar che lavora che è una bellezza: bombe, cornetti, ciambelle made in rom. Sul retro una mega discarica da far invidia a Malagrotta e le scarpate stracolme di rifiuti che arrivano giù fino allo stradone. Zero controllo. Impunità garantita. In compenso, due auto dei vigili urbani presidiavano l'altro mercato. A nulla sono serviti gli appelli del consigliere capitolino FdI Lavinia Mennuni lanciati dalle pagine del nostro giornale, come le richieste del Presidente della Commissione Controllo Garanzia e Trasparenza del Municipio XIV Davide Cecini alle autorità competenti rimaste inascoltate. L'incidente di Boccea, i sequestri della Finanza ai miliardari nullatenenti nei campi, i roghi al veleno dietro l'angolo, ma a Roma la legge continua a chiamarsi illegalità.

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