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Grandi opere, Ercole Incalza ottiene i domiciliari

incalza

Ieri sono stati arrestati Salvatore Adorisio e Angelantonio Pica, accusati di corruzione in concorso con l'ex top manager delle Infrastrutture LEGGI ANCHE Due metropolitane, sei inchieste

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Ha ottenuto gli arresto domiciliari Ercole Incalza, l'ex top manager delle Infrastrutture, coinvolto nell'inchiesta della Procura di Firenze sulle Grandi Opere. Lo ha deciso, come riferito dall'avvocato Titta Madia il quale ha espresso soddisfazione, il gip Pessuto.   Giovedì altri due imprenditori arrestati. Altri due arresti da parte del Ros: sono finiti ai domiciliari Salvatore Adorisio e Angelantonio Pica, accusati di corruzione in concorso con l'ex top manager delle Infrastrutture Ercole Incalza, il suo collaboratore Sandro Pacella e l'imprenditore Stefano Perotti, arrestati il 16 marzo. Adorisio e Pica ricoprono gli incarichi, rispettivamente, di presidente del consiglio d'amministrazione e di amministratore delegato della 'Green field System srl', società ritenuta costituita, secondo l'accusa, per "mediare i rapporti di natura corruttiva fra Perotti, Incalza e Pacella, con l'erogazione di somme di denaro per questi ultimi due". A Perotti sarebbe stato invece garantito, quale contropartita, l'affidamento di incarichi di direzione lavori per numerose grandi opere infrastrutturali rientranti nella competenza della Unità Tecnica di Missione Grandi Opere del Ministero delle Infrastrutture, di cui Incalza era a capo. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa il 31 marzo dal gip del tribunale di Firenze, su richiesta della procura.

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