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Dal Sinodo all'incontro mondiale delle famiglie a Philadelphia

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Presentate le iniziative in programma a partire da giovedì 18. Domenica 28 il raduno degli anziani a San Pietro con il Papa

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È iniziato il conto alla rovescia per il settimo incontro mondiale delle famiglie in programma a Philadelphia dal 22 al 27 settembre del prossimo anno. L'arcivescovo della città statunitense, mons. Chaput, e il presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, mons. Paglia, hanno illustrato le prime iniziative verso un appuntamento che, come ha sottolinato lo stesso Paglia, si svolgerà nel bel mezzo del Sinodo ordinario sulla famiglia e dopo quello straordinario che si aprirà il prossimo 5 ottobre. Mons. Chaput ha espresso l'auspicio che a Philadelphia sia presente anche il Pontefice: «Speriamo fortemente che il Santo Padre venga da noi. L'evento dell'anno prossimo diventa più reale, con il passare di ogni ora: Philadelphia ha profonde radici religiose e Papa Francesco è molto amato negli Usa, sia all'interno sia all'esterno della Chiesa cattolica». «Come ha ricordato Papa Francesco, il tema di fondo - ha detto tra l'altro mons. Paglia - è aiutare le famiglie nella loro concreta realtà. Milioni di famiglie, spesso dimenticate e a volte bastonate, che tengono letteralmente in vita la Chiesa e la società. La bellezza della famiglia a volte è data per scontata ed è un po' sottaciuta. Molte sono sfruttate dalle istituzioni che non riconoscono il dono che fanno alla società. La solidità della famiglia è la solidità dei popoli. Dobbiamo affrontare un cambiamento epocale, non c'è un modo efficace come questo per edificare la società». E a chi gli ha fatto notare che anche le coppie non sposate sono famiglie, l'arcivescovo ha risposto: «Sì, può essere così. Però se vogliamo accontentarci di una baracchetta, avremo una baracchetta. Così costruiremo palafitte, io vorrei costruire su un terreno solido». E la Chiesa come può aiutare concretamente le famiglie? «Attraverso un'appassionata vicinanza, un'audace partecipazione, una generosa amicizia - ha risposto mons. Paglia - per aiutare tutti a crescere meglio e a curare le ferite. La famiglia è il motore della storia». L'arcivescovo ha una reazione colorita quando gli diciamo che i temi che saranno affrontati dal Sinodo sono molti ma sui mass media si tende spesso a ridurlo alla questione della comunione ai divorziati risposati: «Non è così, dovete farlo capire alla gente. Per questo ho fatto un lungo elenco di argomenti: le famiglie con giovani disabili, le adozioni, la preparazione al matrimonio e l'accompagnamento subito dopo le nozze... Ad esempio, nessuno parla degli anziani. Nasce da questo l'iniziativa del 28 settembre con il S. Padre». A S. Pietro si raduneranno 40.000 anziani di 20 Paesi. Tra loro anche due profughi iracheni di 70 anni. Saranno accompagnati da una figlia (ne hanno 10) e racconteranno il dramma della guerra a Mosul da cui sono stati costretti a fuggire abbandonando tutto. «Non sarà un'udienza qualsiasi - spiega Paglia - ma servirà a sottolineare la necessità di una riflessione della Chiesa, dell'economia, delle istituzioni, della politica sui tanti anni che vengono aggiunti alla nostra vita». A tutti il Papa donerà il Vangelo di Marco scritto a lettere grandi. L'incontro sarà aperto da una performance di Andrea Bocelli. Tra le iniziative annunciate in preparazione all'appuntamento di Philadelphia, l'incontro di giovedì 18 settembre su famiglia e povertà, in collaborazione con la Caritas Internationalis presieduta dal card. Maradiaga. Il 28 dicembre ci sarà poi il meeting con le famiglie numerose «a testimoniare - ha detto mons. Paglia - la vitalità delle famiglie cristiane». Alla presentazione dell'evento ha partecipato una famiglia di Philadelphia, quella di Thomas e Barbara Riley, con i figli Penelope, 14 anni, e Vincent, 10 che hanno raccontato come tutto questo lavoro per la famiglia stia incidendo sulla quotidianità di un numero sempre più grande di persone, lanciando l'invito a partecipare al raduno mondiale del prossimo anno.

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