Wanted, ecco i ricercati romani. La lista segreta di killer e mafiosi
di Fabio Di Chio
Roma capitale dei latitanti. Sabato scorso l'ultimo finito nella rete è stato Angelo Cuccaro, tra i cento big del male nell'elenco del ministero dell'Interno, uno della camorra che aveva scelto il suo covo ad Ardea, sul litorale romano, scoperto dalla polizia. La lista dei fuggiaschi non è lunga. Si tratta di undici soggetti e nemmeno tutti fotosegnalati. Ma ciascuno è pericoloso, con un curriculum criminale di rispetto. DROGA, OMICIDI E RAPIMENTI Sono ricercati omicidi, sequestratori, trafficanti di droga, rapinatori e naturalmente mafiosi, camorristi e uomini della 'ndrangheta. È tutta gente che legato un pezzo del suo destino alla capitale. È l'altro volto della città, quello in ombra, fatto da chi si nasconde e non vuole farsi trovare. Può essere il vicino di casa, che si vede poco e vive nelle villette isolate o all'interno di eleganti comprensori che ospitano personaggi della Roma bene. Ai latitanti dànno la caccia i poliziotti della sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile e della Catturandi del Nucleo investigativo dei carabinieri di via In Selci. Sono segugi col fiuto speciale, talento che ha scritto parte della loro carriera. Come Renato Cortese, il dirigente della Mobile, l'uomo che ha messo le manette al capo dei capi, al mafioso Bernardo Provenzano, arrestato nell'aprile 2006 dopo 43 anni di latitanza. E che prima ancora, quand'era alla Catturandi di Palermo, ha scovato decine e decine di boss. L'ALFABETO DEL TERRORE In ordine alfabetico, eccoli i latitanti più ricercati. Apre le danze Gaetano Baio, un siciliano cinquanteseienne di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. È ritenuto affiliato al clan Santapaola, in affari coi criminali romani, grande esperto di traffico di droga. Una dimostrazione c'è stata nel '93 con l'operazione Tridente: Baio faceva girare i carichi di stupefacente dagli Stati Uniti al litorale romano. L'ultimo provvedimento contro di lui risale al settembre 2007: il Commissariato di Anzio ha inserito il mandato di cattura europeo emesso dalla Procura di Venezia per una pena complessiva di 12 anni da scontare. A seguire Piero Cantella, un altro siciliano di 60 anni, stavolta di Catania. All'inizio della sua carriera criminale era famigerato perché rapinatore di istituti di credito. Poi si è "evoluto": associazione mafiosa, droga e anche omicidio. La Squadra mobile è sulle sue tracce dal 2004. IL MOST WANTED È UN SARDO Il "most wanted" è Attilio Cubeddu, nato nel 1947 a Nuoro. È esponente di spicco dei rapitori feroci e senza scrupoli dell'anonima sarda. Ha cominciato coi rapimenti Rangoni, Macchiavelli, Bauer e Peruzzi. Ma la sua cattiva notorietà è aumentata col caso Giuseppe Soffiantini, nel '97, l'imprenditore al quale è stato tagliato un pezzo d'orecchio, sequestro nel quale è stato ucciso il poliziotto dei Nocs Samuele Donatoni. Cubeddu è l'unico della banda che non è stato arrestato, dal '98 ricercato in ambito internazionale. Il suo nome si è fatto pure col sequestro di Silvia Melis. IL KILLER DI NETTUNO Raffaele Dell'Annunziata è il più giovane del gruppo di ricercati. Nel novembre 2013 è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare perché ritenuto parte del gruppo di fuoco che nel luglio dell'anno prima, a Nettuno, ha ucciso il camorrista Modestino Pellino. Anche Abdelmoula El Aziz, 45 anni, è una new entry: accusato di traffico di droga nell'ambito delle inchiesta che hanno martellato il clan Fasciani di Ostia. Un altro napoletano è Corrado Iacolare. Ha 73 anni. È considerato il numero due della Nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Era in affari con uno dei capi della banda della Magliana, Maurizio Abbatino, anello di congiunzione tra campani e romani. La Mobile lo cerca dal '99 e nel 2007 ha sostituito il vecchio provvedimento con uno nuovo, dato che deve espiare 7 anni e cinque mesi di reclusione. Il primo romano della lista è Mario Lo Chiatto, 58 anni. È latitante dal 2003, per i reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Imputazioni che si è tirato dietro come appartenente alla banda della Magliana. La hit parade prosegue con un altro napoletano. Si tratta di Fulvio Monetti, classe 1951. Dal 2003 è ricercato da tutte le polizie in ambito Schengen. I precedenti: truffa, ricettazione e tanta droga. LA PRIMULA PELLEGRINETTI Dopo di lui è la volta di un altro romano. Il secondo. È Fausto Pellegrinetti, 72 anni. Dal 2003 è inseguito per ricettazione e traffico di stupefacenti. Ma di lui si dice molto di più. Gli investigatori pensano che abbia messo su un'organizzazione dedita ai due reati, che dopo la sua frequentazione con la banda della Magliana, che ha dato un po' un triste lustro ai criminali di Roma, si sia messo in proprio cercando di fare le cose in grande. Ma attirando anche i grandi occhi delle forze di polizia, compresa la Direzione investigativa antimafia. Marco Torello Rollero allunga l'elenco. Dal 2012 è nei terminali di tutta Europa e accanto al suo nome compaiono li ordini di cattura per traffico internazionale di droga, compagno di viaggio di criminali del calibro di Massimiliano Avesani, gli 'ndranghetisti Giuseppe Facchineri, Candeloro Parrello e Fortunato Stassi e l'ex poliziotto della scorta del ministro socialista Gianni De Michelis, Giuseppe Utzeri. L'ultimo fantasma è Vittorio Spadavecchia, 52 anni, di Napoli. È uccel di bosco dal '98. Ha sul gruppone reati come banda armata sovversiva, fabbricazione di esplosivi e detenzione di armi, legato a gruppi terroristici.
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