
Caso Meredith: Amanda condannata a 28 anni e 6 mesi, Raffaele a 25

L'avvocato Buongiorno: "Non credo assolutamente che questa sentenza reggerà fino alla fine, è un passaggio"
Amanda Knox è stata condannata a 28 anni e sei mesi e Raffaele Sollecito a 25 anni per l'omicidio di Meredith Kercher. Il processo d'appello bis si conclude qui. Divieto di espatrio e ritiro del passaporto per Sollecito. La corte ha invece respinto la richiesta di misure cautelari per Amanda Knox. Giulia Buongiorno, avvocato difensore di Raffaele, dopo la sentenza ha dichiarato: "Non credo assolutamente che questa sentenza reggerà fino alla fine, è un passaggio. Questo non è un verdetto finale. Raffaele non voleva fuggire - ha spiegato ancora il legale - stamattina era qui e ora era assente perché la camera di consiglio è stata molto lunga. Impugneremo la sentenza". Appare soddisfatto e si limita ad un'unica battuta Alessandro Crini procuratore generale. "E' stato riconosciuto il nostro impianto accusatorio". "Riteniamo che sia stata fatta giustizia per Meredith e la sua famiglia". E' soddisfatto Francesco Maresca, legale della giovane inglese uccisa. "Sono molto dispiaciuto di questa decisione. Ho sempre creduto nella totale autonomia dei giudici di Firenze e dal punto di vista processuale non ho nulla da dire. Ma abbiamo ancora della strada da percorrere". Sono queste le parole dell'avvocato Luciano ghirga, difensore di Amanda Knox. "La lunga discussione dimostra che ci sono stati temi controversi. La strada del ricorso dopo il rinvio è molto difficile da determinare ma siamo pronti a una nuova battaglia". La vicenda giudiziaria dura da 7 anni. Da quando il corpo senza vita di Meredith, studentessa inglese di 22 anni, fu trovato senza vita nella camera da letto del suo appartamento di via della Pergola a Perugia, il 2 novembre 2007. Gli imputati sono Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati in primo grado a 26 e 25 anni per l'omicidio. I due vengono poi assolti in appello nell'ottobre 2011. Un terzo, Rudy Guede, viene condannato con rito abbreviato a 16 anni di carcere per concorso in omicidio e violenza sessuale. Per Sollecito e la Knox la sentenza viene annullata il 26 marzo dello scorso anno dalla Corte di Cassazione, che ordina un nuovo processo. Amanda ha atteso il quarto verdetto dagli Stati Uniti, nella sua casa di Seattle, nemmeno Sollecito è presente. Nelle scorse settimane il pg aveva chiesto pene a 30 anni per Amanda (compresi i 3 già definitivi per la calunnia a Lumumba) e 26 per Raffaele. Non solo, aveva chiesto anche che, in caso di condanna, la Corte d'assise d'appello di Firenze disponesse delle misure cautelari. Il fratello e la sorella di Meredith, Stephanie e Lile, hanno annunciato la presenza in aula. Sollecito questa mattina è arrivato accompagnato dal padre e, rivolgendosi ai giornalisti ha detto: "Qualcuno, forse, ce l'ha con me. Credevano che non venissi". Mentre il padre, ha affermato: "Siamo qui anche perché siamo fiduciosi che la sentenza sarà di assoluzione". Amanda, nel frattempo, ha scritto una lettera ai familiari di Meredith. Ma la sorella di Mez, Stephanie Kercher, intervistata dal Corriere della Sera aveva dichiarato: "Non sento ancora il bisogno di parlare con lei, dobbiamo sopportare il sistema giudiziario italiano, ma vorremmo che il processo finisse. Il verdetto non sarà una rivincita".
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