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Confermato l'ergastolo per il figlio di Riina

Giovanni Riina

La Corte di Cassazione ha respinto la richiesta di sostituzione del carcere a vita con 30 anni di reclusione

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Ergastolo definitivo per Giovanni Riina, figlio maggiorenne del boss corleonese, che chiedeva alla Cassazione che gli venisse applicata una pena alternativa di 30 anni al posto dell'ergastolo. In particolare, il ricorso di Riina junior era volto a ribaltare l'ordinanza della Corte d'Assise di Palermo del 24 gennaio 2011 ma la Suprema corte ha respinto il reclamo confermando in questo modo l'ergastolo. Nel particolare il ricorso per l'applicazione della sostituzione dell'ergastolo con 30 anni di reclusione era stato presentato dal legale di Giovanni Riina a seguito della sentenza con la quale, lo scorso luglio, la Consulta aveva dato il via libera alla commutazione del carcere a vita in 30 anni di reclusione per gli imputati che nel 2001 aveva chiesto l'applicazione del rito abbreviato che consentiva questa "riduzione" di pena in base alla legge Carotti. La norma, alla fine dello stesso anno, fu abrogata in seguito alle polemiche sugli effetti che la sua applicazione avrebbe provocato. La Corte di Strasburgo, però, ha ritenuto che costituisse una violazione dei diritti di difesa la cancellazione di questa norma per quanti avevano fatto richiesta di rito abbreviato. Dallo scorso 10 gennaio la Cassazione, allineandosi con la Consulta, sta cancellando numerosi ergastoli per i condannati che ne hanno diritto. Per Riina junior deve aver deciso diversamente poiché il figlio dell'ex boss di Cosa Nostra aveva ritirato la richiesta di abbreviato quando la legge Carotti è stata abrogata.

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