I giudici: Sabrina Misseri resta in carcere, no ai domiciliari
La Corte di Assise di Taranto ha rigettato l'istanza di scarcerazione avanzata dai difensori
La Corte di Assise di Taranto ha rigettato l'istanza di scarcerazione avanzata dai difensori di Sabrina Misseri,condannata all'ergastolo per l'omicidio della 15enne di Avetrana Sarah Scazzi,insieme con la mamma,Cosima Serrano. A nove mesi esatti dalla condanna, avvenuta il 20 aprile 2013, la corte ha stabilito che il quadro cautelare del l'imputata non è cambiato. Nei giorni scorsi gli avvocati della Misseri, Franco Coppi e Nicola Marseglia, hanno chiesto alla Corte gli arresti domiciliari per la ventiquattrenne sostenendo che la giovane non può commettere nuovi reati (poiché si trattò di delitto d'impeto), né inquinare le prove o darsi alla fuga. Per la procura ionica, che aveva espresso parere sfavorevole alla scarcerazione, alla luce della sentenza di condanna all'ergastolo il quadro cautelare della Misseri si è aggravato, ritenendo ancora concreto il pericolo di fuga e quello di inquinamento probatorio. Per i pm Sabrina ha già ampiamente dimostrato che in stato di libertà è capace di avvicinare testimoni e depistare il corso della giustizia. Nei prossimi giorni è atteso il deposito delle motivazioni della sentenza firmate dal presidente della Corte d'Assise Rina Trunfio.