Papa Francesco: "Basta violenze contro i cristiani"
Dopo la Natività di sangue in Iraq, Francesco dedica l’Angelus di Santo Stefano alla Chiesa che soffre a causa delle persecuzioni e della libertà religiosa negata. Ma la violenza verso i seguaci di Gesù ha molte facce, così il Pontefice punta l’indice anche contro le discriminazioni di cui soffrono i cristiani in Occidente laddove si cerca di cancellare la dimensione pubblica della fede. "Oggi preghiamo in modo particolare per i cristiani che subiscono discriminazioni a causa della testimonianza resa a Cristo e al Vangelo. Sono sicuro - ha detto il Pontefice - che purtroppo sono più numerosi oggi che nei primi tempi della Chiesa: sono ancora tanti. Siamo vicini a questi fratelli e sorelle che, come santo Stefano, vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo". I cristiani vengono perseguitati, ha sottolineato Bergoglio, "specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o non è pienamente realizzata. Accade però - ha aggiunto - anche in Paesi e ambienti che sulla carta tutelano la liberta' e i diritti umani, ma dove di fatto i credenti, e specialmente i cristiani, incontrano limitazioni e discriminazioni. E se per il cristiano questo non fa meraviglia, perche' Gesu' lo ha preannunciato come occasione propizia per rendere testimonianza, tuttavia - ha scandito il Papa prima dell'Angelus - sul piano civile, l'ingiustizia va denunciata ed eliminata". A braccio, Francesco ha poi aggiunto una richiesta specifica: "Vorrei chiedervi - ha detto ai fedeli presenti in piazza San Pietro - di pregare per questi fratelli e sorelle un attimo, in silenzio, tutti". "Maria Regina dei Martiri ci aiuti a vivere il Natale - ha quindi concluso dopo aver guidato un'Ave Maria - con quell'ardore di fede e di amore che rifulge in santo Stefano e in tutti i martiri della Chiesa".