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Caso Moro, ex brigadiere indagato per calunnia

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RAPIMENTO ALDO MORO DA PARTE DELLE BRIGATE ROSSE

Perquisita la casa del finanziere Giovanni Ladu, che avrebbe accusato i vertici di non aver voluto liberare lo statista ucciso dalle Br

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La procura di Roma ha iscritto sul registro degli indagati per l'ipotesi di calunnia l'ex brigadiere della Gdf Giovanni Ladu, che avrebbe accusato i vertici istituzionali dell'epoca, pur sapendoli innocenti, di non aver voluto liberare Aldo Moro nonostante i servizi segreti conoscessero da tempo l'esistenza del covo Br di via Montalcini. I carabinieri del Ros, su ordine del pm Luca Palamara, hanno disposto una perquisizione nell'abitazione di Ladu che, spacciandosi per Oscar Puddu, avrebbe fornito elementi e notizie poi utilizzate dall'ex giudice istruttore Ferdinando Imposimato per scrivere il libro «Doveva morire. Chi ha ucciso Aldo Moro», uscito poco tempo fa. Esaminando la pen-drive contenente lo scambio di mail e di corrispondenze tra Imposimato e il sedicente Oscar Puddu, il pm Palamara è risalito all'identità di Giovanni Ladu che nei prossimi giorni sarà interrogato perché chiarisca il senso delle sue dichiarazioni legate al sequestro dell'allora presidente della Democrazia Cristiana. Ladu aveva raccontato di aver fatto parte nel '78 di un contingente speciale impiegato in via Montalcini in servizi di controllo e di vigilanza dello stabile. In quella occasione avrebbe saputo che esponenti dei servizi segreti stavano intercettando le conversazioni che Aldo Moro aveva con i suoi carcerieri. Lo Stato, a suo dire, sapeva dove fosse tenuto ostaggio l'ex statista della Dc ma non fece niente per impedire che venisse poi assassinato.

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