«Iniziativa radicale» del Papa contro la tratta di esseri umani
Più volte Papa Francesco, in questi primi mesi di pontificato, ha avuto parole forti contro la tratta di essere umani, moderna forma di schiavitù, e contro le sue diverse espressioni, come il traffico di clandestini. Fenomeni che conosce bene fin da quando era in Argentina. Ora ha voluto che dalla Santa Sede venisse un ulteriore segnale forte. Per questo la Pontificia accademia delle scienze sociali ha organizzato una conferenza di due giorni che si è tenuta in Vaticano proprio dal titolo «La moderna schiavitù: la tratta degli esseri umani». Monsignor Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia accademia, ha tenuto una conferenza stampa a conclusione del workshop. «Il Papa ha una sensibilità speciale su questi temi - ha spiegato il vescovo - Già a Buenos Aires appoggiava associazioni che combattevano questo fenomeno». Non a caso ai lavori hanno partecipato due persone che hanno lavorato con lui in Argentina, tra cui una scrittrice che ha fondato un’associazione contro la tratta di esseri umani. «Il Papa - ha aggiunto il vescovo - prenderà presto un’importante iniziativa su questo fenomeno. Ci ha espresso il suo desiderio e forte interesse a studiare il problema delle nuove schiavitù e in particolare la tratta delle persone e il traffico degli organi umani. Il nostro workshop ha confermato la gravità del fenomeno, legato anche allo sfruttamento sessuale e alla prostituzione». Mons. Sorondo ha parlato di «cambiamento radicale» nella Chiesa e una «maggiore presa di coscienza del problema: credo che Papa Francesco prenderà presto un’iniziativa importante». Probabilmente un documento ufficiale sulla base delle 49 proposte scaturite dal seminario che saranno presentate al Pontefice: «Eravamo tutti d'accordo. Bisogna combattere in modo più energico la prostituzione e la tratta degli esseri umani» ha detto ancora Sorondo. «Sono andato a colazione a Santa Marta con lui e i relatori del seminario - ha raccontato il cancelliere - e il Papa mi ha detto: Ci tengo molto, è materiale prezioso: vorrei farci qualcosa. Il tema non era stato abbastanza sviscerato con Benedetto XVI». «Abbiamo visto un cambio epocale in questo convegno - ha sostenuto Josè Maria Simon Castellvi, presidente della Federazione delle associazioni dei medici cattolici - Siamo tutti d'accordo che la prostituzione deve essere sradicata. Al fenomeno è legata la droga, come abbiamo constatato andando in Brasile, nelle favelas di Rio. Tolleranza zero - ha aggiunto - anche sulla violenza, che ne deriva. Ci sono cose "fuori dal commercio" - continua lo studioso - cioè che non possono essere comprate. L'amore di un uomo e una donna è una di queste. Lo stesso vale per quanto riguarda le donazioni degli organi, di cui non è ammessa assolutamente una compravendita». «Ero rimasto colpito, fin dai suoi primi discorsi sulla giustizia, dalle sue citazioni sul traffico degli esseri umani, in cui la dignità della persona non viene rispettata - ha detto ancora il direttore della sala stampa vaticana padre Lombardi - È una tematica non slegata dalle altre, il Papa fa una critica del sistema economico che non rispetta gli essere umani. Sarà interessante vedere gli sviluppi». Padre Lombardi si aspetta «iniziative specifiche e mirate». Le proposte scaturite dal workshop, infatti, sono ancora da definire in maniera compiuta, anche perché il seminario è stato organizzato in tempi molto stretti: «È previsto un meeting dedicato al tema nel 2015 - ha annunciato mons. Sorondo - ma già nel 2014 ce ne sarà un altro preparatorio». Le cifre sono allarmanti. Secondo le ultime stime delle Nazione Unite sono 20,9 milioni le persone che in tutto il mondo sono vittime del lavoro forzato. Questa statistica include anche la tratta e la prostituzione. Ogni anno si stima che altri 2 milioni di persone cadono vittime del traffico sessuale, di cui il 60% sono bambini. Il traffico di organi si stima sia dell'1%. Presidente onorario dell’incontro è stato il card. Etchegaray, vicedecano del collegio cardinalizio: «La gente non si rende conto della gravità del fenomeno - ha detto alla Radio Vaticana - perché le coscienze di molti sono deformate o assopite. Se il Papa – perché è stato soprattutto il Papa a volerlo – ha voluto questo incontro con grandi esperti, è stato innanzitutto per risvegliare ed illuminare la coscienza di noi tutti, per evidenziare la grande minaccia di fronte alla crescita a livello internazionale, in tutti i continenti, del traffico di esseri umani, e penso soprattutto alle donne e ai bambini».