Il 19 ottobre è la seconda Giornata Nazionale di lotta allo Stigma
La cultura dello scarto, della condanna collettiva, del dito puntato che elogia il pregiudizio e dell’esclusione sociale al centro di un simposio a Genova, al Centro Congressi Simon Boccanegra (ore 9). Per combattere la miopia sulla malattia mentale, l’Alta Scuola Italiana di Lotta allo Stigma (A.S.I.L.S) celebra il 19 ottobre la seconda Giornata Nazionale di Lotta allo Stigma (dal 1992, data indicata dall’OMS), mettendo al centro dell’analisi due temi: povertà e femminicidio (900 le donne uccise dal 2005 al 2012 in Italia secondo dati riportati da Serena Dandini nel libro “Ferite a Morte”, Rizzoli). In attesa che parta a Parma (nel maggio 2014) un progetto della Scuola dedicato alla formazione di cinquanta portatori sani di lotta al pregiudizio, autorevoli esponenti della psichiatria dialogheranno con il mondo del lavoro, della cultura e dell’associazionismo. Dall’inizio della crisi sono praticamente raddoppiati (+99%) gli italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta ed oggi sono 4,81 milioni coloro che non hanno una disponibilità economica sufficiente neanche ad acquistare beni e servizi essenziali per vivere. Lo dice la Coldiretti che, tenendo conto dei dati Istat relativi agli ultimi 5 anni, ha fotografato il Paese. Da questo emerge che il deterioramento della condizione socioeconomica ha prodotto un impoverimento su più strati sociali, acuendo la povertà delle fasce disagiate e rendendo poveri coloro che avevano delle certezze. E proprio nel declassamento, sarebbe annidata la vergogna e la privazione dell’individuo della dignità.