Studenti e appartamenti ''sovraffollati'': l'ultima moda contro il caro acquisti

Contro il caro affitti, largo alla convivenza. Gli studenti fuorisede dicono stop agli appartamenti piccoli, dove vivere soli e accollarsi in proprio le spese della casa. Quattro giovani su dieci preferiscono una stanza in un alloggio più grande e in grado di accogliere almeno 5 e anche 6 coinquilini. È quanto emerge da un sondaggio condotto da easystanza.it, che riunisce oltre 30mila annunci al mese tra chi offre e cerca stanze in condivisione in Italia. Perché tirare la cinghia fa togliere qualche sfizio in più ai ragazzi che non disdegnano di buttar giù qualche rospo che impone la convivenza, a vantaggio di un risparmio forte a fine mese. “Oltre all’affitto della stanza, gli studenti che scelgono di frequentare un’università lontana dalla propria residenza devono fare i conti anche con le utenze domestiche, che si vanno a sommare ai costi del vitto, delle tasse universitarie e dei libri,” ha commentato Daniele Perniciaro, Business Development Manager di Easystanza.it, che ha proseguito: “Un carico economico importante per le famiglie, che molti studenti scelgono di alleggerire optando per un posto letto in appartamenti grandi che, come emerge dal nostro sondaggio, risultano una soluzione decisamente più conveniente, rispetto a un monolocale o bilocale”. Parole che si traducono nei fatti, anzi, nei numeri: a fronte di un affitto medio di 345 euro mensili per una stanza, il costo di un posto letto in un appartamento dove vivono almeno 6 persone è di 277 euro, con un risparmio medio di oltre 60 euro al mese. A questo occorre poi aggiungere quello derivato dalle spese per riscaldamento, luce, acqua etc. che, laddove non sono già incluse nell'affitto, possono essere ripartite tra più persone. Gente con cui spesso è difficile condividere orari, abitudini e stili di vita. Ragion per cui solo il 25,4% degli intervistati ha indicato il risparmio economico come l'unico motivo che li ha spinti a preferire un grande appartamento, mentre il 52,5% ha affiancato, al contenimento delle spese, anche la possibilità di conoscere più persone. Come biasimarli? La convivenza è difficile: in primis perché accettare pregi e difetti di perfetti sconosciuti non è da tutti (48,1%), poi perché l’affollamento della casa comporta una scarsa pulizia generale dell'appartamento (35,3%), perché ci sono dei problemi organizzativi (28,5%) e poi perché c’è troppa confusione per studiare, rilassarsi o ritagliarsi il proprio spazio (18,1%). Vale anche pPr Patrick, ad esempio, iscritto al corso di laurea in Studi Internazionali presso l’Università di Trento e attualmente coinquilino di un appartamento dove vivono 5 ragazzi e 2 ragazze: per lui la pulizia è l'unica nota dolente, visto che il vantaggio di avere sempre qualcuno con cui scambiare due chiacchiere quando si rientra a casa o trovare facilmente un coinquilino pronto a darti una mano, oltre alla possibilità di suddividersi meglio i compiti per la gestione della casa, “no ha prezzo”. Per Davide, 24 anni, studente di Ingegneria Gestionale a Milano, poi, un appartamento grande offre anche spazi molto più ampi e confortevoli: "Abbiamo una cucina abitabile e una sala molto spaziosa e luminosa, che utilizziamo anche per studiare, mentre nelle nostre camere andiamo solo per dormire. Condividere un appartamento in 6 ci consente, poi, di avere un affitto mensile particolarmente basso per Milano (250 Euro) e poterci persino togliere qualche sfizio, come il telefono, l'abbonamento a Internet e alla pay TV, con appena pochi Euro a testa al mese".