I lavoratori Alcoa occupano la Regione
Chiedono un incontro con il governatore Cappellacci. Un assemblea per decidere le prossime mosse
Passeranno tutta la notte nella sala al primo piano del Palazzo della Giunta regionale in viale Trento a Cagliari, occupata nel pomeriggio, i 15 sindacalisti e lavoratori dell'Alcoa che chiedono un incontro con il governatore Ugo Cappellacci e che promettono di non muoversi finché non lo otterranno. All'esterno, una parte dei 200 lavoratori arrivati questa mattina da Portovesme restano in presidio e per domattina alle 8.30 è stata convocata un'assemblea dei lavoratori per decidere le prossime mosse. La protesta coinvolge non solo i quasi 500 dipendenti diretti dello stabilimento ma anche gli oltre 400 dell'indotto, che sono in una situazione ancora più drammatica in quanto dal 1 settembre non percepiscono più la cassa integrazione. Intanto, è tornato a casa dall'ospedale l'ispettore della Digos rimasto ferito da una pietra lanciata da uno dei manifestanti durante uno dei tanti momenti di tensione che si sono vissuti durante la giornata. «Voglio condannare fermamente questo atto ed esprimere tutta la mia solidarietà all'ispettore colpito che, fra l'altro ha sempre seguito con grande attenzione e disponibilità la nostra situazione e le nostre proteste - dice Rino Barca della Fim Cisl - Atti di violenza di questo genere, pur con tutta la disperazione che hanno dietro, non sono ammissibili per nessun motivo, e noi faremo indagini interne per individuare il colpevole. Però resteremo qui finché il presidente Cappellacci, che finora è stato sempre al nostro fianco in questa battaglia, non ci riceverà per dirci che posizione la Regione intende assumere rispetto a una vertenza così importante per la nostra terra. Il singolo atto di un irresponsabile non puo' causare l'assenza della Regione. Vogliamo risposte precise sulle indennità ai cassintegrati e sul futuro e la cessione di uno stabilimento che ormai è fermo da un anno».