Bondi: «Il decreto Ilva va bene così»
Il commissario esprime parere favorevole sulle anticipazioni conosciute della bozza
E' un giudizio positivo quello che il commissario dell'Ilva Enrico Bondi dà della bozza di decreto legge presentata oggi. Bondi ha incontrato a Roma i vertici dei sindacati metalmeccanici. Bondi ha detto ai sindacalisti che bisogna tenere ben distinte le situazioni dell'Ilva da quella di Riva Acciaio perché «sono completamente diverse» e quindi il decreto legge deve andare in questa direzione. Secondo la versione fornita dai sindacalisti, Bondi ha quindi detto di non avere interesse a fare il commissario di Riva Acciaio ma di voler solo mettere in sicurezza oltre all'Ilva anche le sue controllate, evitando così che il sequestro dei beni e dei conti del gruppo Riva ordinato dalla magistratura di Taranto possa creare ulteriori contraccolpi. A tal proposito, Bondi ha parlato di «confusione» registrata in questi giorni, citando ai sindacalisti il fatto che alcuni fornitori dell'Ilva, saputo che Riva Acciaio non pagava più i propri fornitori per il blocco dei conti, hanno pensato di fare lo stesso anche con l'Ilva. Nell'incontro a Roma, Bondi ha parlato molto anche dell'innovazione di processo che l'Ilva si appresta a fare a Taranto con l'utilizzazione del ferro preridotto al posto dei minerali di ferro preparati dall'agglomerato e del gas al posto del carbon coke. Un'innovazione, ha chiarito Bondi, che migliorerà notevolmente l'impatto ambientale del siderurgico riducendo le emissioni inquinanti ed anche i consumi energetici.