"Consuma Meridionale" per far crescere il Sud
L'iniziativa per ridare slancio ad un'economia in grande affanno rispetto alle altre aree del Paese.
«Consuma Meridionale». È l'invito di una delle prime battaglie avviate dall'Associazione «Assud», il movimento culturale, con base operativa a Cosenza e altre sedi prossime all'apertura in Sicilia, Campania, Basilicata e Puglia, che nasce con l'obiettivo di riaffermare come questione nazionale il problema dello sviluppo socio-economico del Mezzogiorno. Fanno parte dell'Associazione culturale ex studenti universitari, che dopo l'esperienza decennale dell'associazionismo studentesco, oggi sono professionisti affermati in vari settori del mondo del lavoro (impresa, università, avvocatura, medicina, ruoli dirigenziali nella P.A.). Numeri e percentuali illustrano il «boicottaggio del Nord» che serve a battere «la sete del Sud». Non tutti sanno, infatti, che il Sud consuma ogni anno 62 miliardi di euro di merci prodotte dal Nord. Fatto ancora più grave, è che nel decennio che va dal 1995 al 2005, il 60% del Pil della Lombardia è frutto delle esportazioni verso il Sud. «Ognuno di noi, ogni giorno - spiega l'Associazione - acquista inconsapevolmente decine di migliaia di articoli "Made in Padania”. Noi meridionali siamo lo strumento della ricchezza del Nord. Proprio quel Meridione tanto disprezzato dai certi Settentrionali considerato un freno per lo sviluppo della società italiana, consuma 62 milioni di prodotti del Nord, rispetto ai soli 13 esportati all'Estero». Da questa analisi nasce l'iniziativa «Consuma Meridionale», che vuole sensibilizzare i consumatori del Sud ad incentivare la vendita di prodotti meridionali. Lo scopo è quello di ridare slancio ad un'economia fortemente in affanno rispetto alle altre aree del Paese. L'iniziativa è stata lanciata domenica 1 settembre a Camigliatello Silano, Cosenza, nell'ambito della terza edizione di «Stelle del Sud» 2013, durante una tavola rotonda dal titolo «Made in Italy o Made nell'Italy. (Made in Sud)», moderata da Sarina Biraghi, direttore de Il Tempo e Annamaria Terremoto, caporedattore della sede regionale di Rai Calabria con gli interventi dei politici locali. Consumare Meridionale, secondo gli organizzatori, significa far crescere le produzioni delle aziende locali che così potranno aumentare gli investimenti e soprattutto creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità professionali per i giovani che non sarebbero condannati all'emigrazione. Un modo che può sembrare drastico ma che, con risultati concreti, potrebbe rivoluzionare il sistema produttivo meridionale e riaccendere la speranza.