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Un milione di giovani ha accolto il Papa a Copacabana

Papa Francesco a Copacabana

L'incontro con i ragazzi della Gmg preceduto dalla commovente visita nella favela di Varginha e da quello con il gruppo di argentini nella cattedrale di Rio. Guaratiba allagata, spostate la veglia e la Messa conclusiva

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Un milione di ragazzi sta accogliendo il Papa sulla spiaggia di Copacabana per la festa di benvenuto che introduce la parte della Giornata mondiale della Gioventù alla quale partecipa direttamente Francesco. Il Pontefice è arrivato in elicottero dalla residenza di Sumarè. All'eliporto di Fort Caba - che ospita anche il Media Center con 6 mila giornalisti al lavoro - è salito sulla jeep scoperta e ha percorso lentamente i quattro chilometri fino al palco. Copacabana ospiterà anche la veglia di sabato e la Messa finale di domenica perché il «Campus Fidei» di Guaratiba è sommerso da acqua e fango. La giornata del Papa è stata molto intensa. In mattinata, dopo aver celebrato la Messa nella residenza dell'arcivescovo, dove è tornato a condannare il carrierismo nella Chiesa, si è recato nel municipio di Rio dove ha ricevuto le chiavi della città dal sindaco Edoardo Paes e ha benedetto la bandiera olimpica. Ha anche incontrato alcuni campioni come l'ex calciatore Zico e la stella Neymar e l'ex cestista Oscar Schmidt. Poi la visita nella favela di Varginha: «Il mio desiderio era di poter visitare tutti i rioni di questa Nazione. Avrei voluto bussare a ogni porta, dire "buongiorno", chiedere un bicchiere di acqua fresca, prendere un "cafezinho" ma non una "cachaça" (una sorta di grappa, ndc), parlare come ad amici di casa, ascoltare il cuore di ciascuno, dei genitori, dei figli, dei nonni... Ma il Brasile è così grande! E non è possibile bussare a tutte le porte! Allora ho scelto di venire qui, di fare visita alla vostra Comunità che oggi rappresenta tutti i rioni del Brasile». Papa Francesco è stato accolto da un entusiasmo incredibile, è entrato in una delle abitazioni dove ha bevuto un caffè, poi nello stadio ha parlato con forza contro le diseguaglianze sociali. Successivamente il Pontefice ha incontrato un gruppo di ragazzi argentini nella cattedrale di Rio (all'esterno della quale ce n'erano almeno 30.000) ai quali ha parlato a braccio, invitandoli a combattere la cultura del dio denaro e a non fare «frullati di fede».

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