Sanitopoli, Del Turco condannato
Dopo quattro ore di Camera di Consiglio i giudici di Pescara hanno letto il verdetto: nove anni e sei mesi a Ottaviano Del Turco. L’accusa ne aveva chiesti dodici. L’ex presidente della Regione Abruzzo, travolto dallo scandalo tangenti nella sanità nel 2008, non era presente in aula. Con altri ventiquattro imputati doveva rispondere di reati che vanno dall’associazione a delinquere fino alla concussione, corruzione, falso, riciclaggio e truffa. Condannati anche l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria di Chieti Luigi Conga e Vincenzo Angelini, ex titolare di Villa Pini. Era stato proprio Angelini, imputato e allo stesso tempo parte offesa, ad accusare Del Turco. In sette interrogatori fiume, Angelini rivelò ai magistrati di aver pagato tangenti per un totale di circa 15 milioni di euro ad alcuni amministratori regionali in cambio di favori. L'ex presidente finì in carcere a Sulmona per 28 giorni e trascorse altri due mesi agli arresti domiciliari. «Per ora non dico nulla - ha commentato a caldo l'ex governatore Del Turco - Ma sicuramente ricorreremo in appello». Esterrefatto, invece, si è detto l'avv. Giandomenico Caiazza, difensore di Del Turco. «Lasciamo perdere se me lo aspettassi o no - ha sottolineato il legale - perché questo richiederebbe ragionamenti un po' troppo impegnativi. Diciamo che è una sentenza che condanna un protagonista morale della vita politica e sindacale del nostro Paese accusato di aver incassato sei milioni e 250.000 euro a titolo di corruzione dei quali non si è visto un solo euro. Quindi penso che sia un precedente assoluto nella storia giudiziaria perché si possono non trovare i soldi ma si trovano le tracce dei soldi».