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Stato-mafia, raid in casa del pm Tartaglia

La strage di via D'Amelio

Sale la tensione al palazzo di giustizia di Palermo. Il magistrato, tornato a casa, ha trovato la serratura forzata. Ampliate le misure di sicurezza.

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Intrusione in casa del magistrato Roberto Tartaglia: sale la tensione al palazzo di giustizia di Palermo. Prima le lettere anonime al sostituto procuratore Nino Di Matteo, pm principale nel processo sulla trattativa Stato-mafia. Poi le intercettazioni relative al collega Francesco del Bene che per un mafioso della 'Noce' "deve morire". Adesso il raid in casa del magistrato Roberto Tartaglia. E' accaduto giovedì mentre era impegnato in un'udienza del delicatissimo procedimento. Fatti inquietanti che hanno spinto il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza a rafforzare le misure di protezione. Tartaglia, tornato a casa, nel centro di Palermo, ha trovato la serratura forzata: ignoti hanno rovistato ovunque e sembra che non manchi nulla. Per Di Matteo, invece, destinatario anche di una lettera anonima che rivelava il piano per un attentato, e' stato deciso dall'Ufficio centrale scorte di elevare al massimo livello il dispositivo di sicurezza.

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