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Truffa nell'appalto della metropolitana torinese

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Il raggiro messo in atto per i lavori della tratta Porta Nuova-Corso Marconi ammonta a circa 10 milioni. Denunciati i quattro responsabili delle aziende coinvolte

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Una truffa da 10 milioni nei lavori per la Metropolitana Automatica di Torino è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Vercelli, a seguito della verifica fiscale nei confronti di una società per azioni da decenni impegnata nella realizzazione di opere pubbliche, in particolare gallerie, in Piemonte e Valle d'Aosta, il Consorzio Cogefa-Lauro. La tratta interessata dalla metro è quella che va da Porta Nuova alla fermata di corso Marconi. Ad insospettire i finanzieri è stato il ritrovamento di un «accordo segreto» con un'altra azienda per la costruzione di un tratto di metropolitana, sulla base del quale l'intera opera sarebbe stata realizzata dalla società torinese priva dei necessari certificati di qualificazione e abilitazione, senza che la Pubblica Amministrazione ne fosse a conoscenza. L'ente appaltante, spiegano le Fiamme gialle, ha così corrisposto denaro pubblico per oltre dieci milioni di euro alla società vercellese dietro presentazione di fatture false, non avendo quest'ultima eseguito alcun tipo di lavoro. L'esame dei documenti di trasporto dei materiali impiegati per l'esecuzione dell'opera «ha consentito anche di accertare che i prodotti impiegati e fatturati erano inferiori a quelli indicati e liquidati dal direttore dei lavori. Il riscontro presso i fornitori - si legge in una nota - ha dato conferma che non erano mai "entrati" nel cantiere oltre due chilometri e mezzo di barre metalliche e circa centodieci tonnellate di speciali resine chimiche, per un valore di oltre 1 milione e 200mila euro. La società, preso atto dei rilievi mossi dai finanzieri, ha deciso di restituire la somma truffata. I quattro responsabili delle aziende coinvolte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino per truffa aggravata ai danni dello Stato.

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