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Scoperta una truffa da mezzo miliardo

IMPREGILO: INCHIESTA, PERQUISIZIONE GDF IN UFFICI

La Guardia di Finanza di Catanzaro ha arrestato cinque persone tra la Calabria e la Toscana. Indagati dodici prestanome

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Una colossale truffa è stata scoperta dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Catanzaro che hanno smantellato un'associazione a delinquere dedita alla frode fiscale, operante in Italia ed all'estero. Fatture false, evasione fiscale, distruzione di documenti contabili e creazione artificiosa di crediti d'imposta inesistenti - per una frode che, rilevano le Fiamme gialle, ammonta complessivamente a 500 milioni di euro - sono i reati contestati ai cinque arrestati tra la Calabria e la Toscana e a 12 prestanomi nullatenenti che risultavano amministratori delle società coinvolte nella frode. Tra i denunciati anche il direttore di un'agenzia di un importante istituto di credito. Intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari, videosorveglianza, perquisizioni e sequestri hanno permesso di ricostruire le ramificazioni del gruppo criminale che, con basi operative a Corigliano e Rossano Calabro, ha operato anche nel Regno Unito ed in Bulgaria. Gli arresti ed i sequestri sono stati eseguiti, oltre che in Calabria, anche a Livorno, Como, Torino e Napoli. Nell'ambito dell'inchiesta, definita «Cocktail» e iniziata nel 2011, sono stati sequestrati 10 società, beni mobili e immobili, conti correnti e partecipazioni per un valore complessivo di circa 13.400.000 euro.

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