Finanza: in cinque mesi scoperti 3.500 evasori totali
Nei primi cinque mesi dell’anno la Guardia di finanza ha scoperto 3.506 evasori totali, tra cui anche persone e società solo formalmente residenti all’estero e che non dichiarano nulla in Italia. Quasi 5,5 miliardi di euro sono stati recuperati a tassazione, nello stesso periodo, sul fronte dell’evasione fiscale internazionale, attuata attraverso condotte che vanno dalla fittizia residenza all’estero alle stabili organizzazioni non dichiarate, da pratiche di «transfer pricing» a sofisticate manovre elusive. Sono i dati che sono stati resi noti in occasione del 239esimo anniversario della fondazione del Corpo. Nel settore della lotta all’evasione, grande attenzione è stata rivolta alle «frodi carosello», truffe realizzate con il coinvolgimento di altri Paesi comunitari e la costituzione di società «cartiere», cioè scatole vuote prive di reale struttura operativa e create con l’unico scopo di emettere fatture false. Dall’inizio dell'anno sono stati denunciati 286 responsabili di questo tipo di frode con un’evasione all’Iva per oltre 317 milioni di euro. Sempre a partire dal primo gennaio, le fiamme gialle hanno smascherato 1.500 «falsi poveri» che hanno beneficiato di prestazioni sociali agevolate per oltre un milione di euro. Sono state individuate truffe per oltre 800 milioni di euro nel settore dell’erogazione di incentivi pubblici a sostegno o per il rilancio delle attività infrastrutturali ed industriali o lo sfruttamento di energie rinnovabili. Mentre uno scontrino (o ricevuta) su tre è irregolare. Nei primi 5 mesi del 2013 la Guardia di finanza ha effettuato 166.000 controlli sulla corretta emissione di scontrini e ricevute, riscontrando irregolarità nel 33% dei casi.