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Bimbo sbranato dal cane degli zii a Siena

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Il piccolo, 17 mesi, è stato attaccato da un pastore tedesco. Inutile l'intervento del 118

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SIENA Muore sbranato dai cani della nonna: il piccolo, D.G., aveva 18 mesi. E' accaduto a Siena. Un fatto terribile che lascia la città sotto choc. L'episodio ha avuto come teatro il giardino di una villetta suddivisa in tre appartamenti, nella quale vivono gli anziani genitori e i due figli, entrembi medici, con le rispettive famiglie, in strada di Belriguardo . Stando alle prime ricostruzioni dei fatti, nella mattinata di ieri - mentre dormiva in una camera del primo piano con il padre, radiologo all'ospedale di Siena -, il piccolo sarebbe sceso da solo al piano terra, aprendo una porta che separa la sua abitazione da quella della nonna. Una volta in giardino il bambino si sarebbe trovato alle prese con due dei tre cani da guardia della nonna, una pastore tedesco e un meticcio, incrocio fra un pastore tedesco e un rottweile r, mentre un terzo pastore tedesco era chiuso in un recinto. Ad avventarsi su di lui, a morte, sarebbe stata la femmina di pastore tedesco. Scondo quando ricostruito dai carabinieri, sarebbe stata proprio la femmina di pastore tedesco ad azzannare mortalmente la creatura, anche se la ricostruzione è in corso da parte delle forze dell'ordine. Il bambino, è stato ritrovato dallo zio, radiologo all'ospedale di Siena, che ha tentato di rianimarlo, ma le condizioni del bimbo sono subito apparse gravissime in seguito alle profonde lesioni e lacerazioni provocate dai morsi dei cani. D. G.,è stato trasportato in ospedale con un'ambulanza del 118: anche i soccorritori hanno provato a rianimarlo, ma il bimbo non ce l'ha fatta . La famiglia, originaria di Terni, è comprensibilmente sotto choc,la madre, che si trovava fuori Siena, è stata immediatamente richiamata. Due dei cani, il pastoore tedesco e il meticcio, sono stati portati via. Sul posto carabinieri, Asl 7 e la medicina legale. «I bambini piccoli non devono mai stare da soli con i cani. La presenza dell'adulto è indispensabile, anche con l'animale più docile del mondo. È una cosa meravigliosa avere un cane, ma i grandi devono gestire la situazione, perchè i bimbi e gli animali imparino a conoscersi e rispettarsi. È un lavoro lungo, che non ha scorciatoiè». A prlare è Raimondo Colangeli, veterinario comportamentalista e vice presidente Anmvi, l'Associazione nazionale medici veterinari italiani.

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