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Adorazione eucaristica in contemporanea mondiale

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Si terrà domenica alle 17: a S. Pietro sarà presieduta dal Papa. Il 15 e 16 giugno appuntamento con il «popolo della vita». Mons. Fisichella: «Finora oltre 4.300.000 fedeli hanno partecipato agli eventi dell'Anno della Fede»

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Oltre 4.300.000 pellegrini giunti finora a Roma per gli eventi legati all'Anno della Fede. Ma non è certo il risvolto numerico che interessa di più la Chiesa. Lo ha evidenziato questa mattina mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione, presentando i prossimi appuntamenti, l'adorazione eucaristica in contemporanea mondiale di domenica prossima e la giornata dell'Evangelium Vitae del 15 e 16 giugno. «La riuscita degli eventi finora programmati è di particolare conforto - ha sottolineato l'arcivescovo - ma più ancora dei numeri va considerata l'attiva partecipazione alla preghiera, alla riflessione e al coinvolgimento spirituale, che ha evidenziato la maturità con la quale le diverse realtà ecclesiali coinvolte e i pellegrini in genere si inseriscono in questa esperienza». Quello di domenica prossima è un appuntamento «che per la prima volta si realizza nella storia della Chiesa e abbiamo motivo di definirlo "storico". Le cattedrali del mondo per un'ora saranno sincronizzate sull'ora di Roma e saranno in comunione con il Papa nell'Adorazione Eucaristica». L'evento, intitolato «Un solo Signore, una sola fede», è in programma dalle 17 alle 18. L'Ostensione del SS. Sacramento sull'altare della Confessione a S. Pietro sarà presieduta da Papa Francesco ma non è prevista omelia. «Abbiamo avuto un'adesione massiccia a questa iniziativa che si è estesa oltre le cattedrali e ha coinvolto intere conferenze episcopali, le parrocchie, le congregazioni religiose, specialmente i monasteri di clausura, e le associazioni - ha spiegato mons. Fisichella - Difficile dare il numero esatto, ma sono certamente migliaia e migliaia le adesioni». In molti casi adesioni che hanno dovuto superare situazioni di particolare disagio, basti pensare a diocesi in cui si pregherà in piena notte e senza elettricità, come quelle in Papua Nuova Guinea, o in villaggi invasi dall'acqua nelle ultime settimane per la stagione delle piogge. In Vietnam saranno le 22, a Honolulu le 5 del mattino, in Islanda le 15. Ma il pensiero è andato anche a realtà ben più vicine a noi, come Carpi, ancora alle prese con le ferite del terremoto di un anno fa: «Il vescovo - ha detto mons. Fisichella - ci ha scritto che "nella chiesa che sostituisce la cattedrale, nelle pochissime chiese parrocchiali agibili e in tutte le tende dove vivono tuttora le nostre parrocchie, si terrà l'adorazione"». Due le intenzioni affidate dal Papa per questa speciale occasione: si pregherà per una «Chiesa senza macchia» e per quanti soffrono per le «nuove schiavitù» e sono «vittime delle guerre, della tratta delle persone, del narcotraffico e del lavoro "schiavo", per i bambini e le donne che subiscono ogni forma di violenza» e «per tutti coloro, inoltre, che si trovano nella precarietà economica, soprattutto i disoccupati, gli anziani, gli immigrati, i senzatetto, i carcerati e quanti sperimentano l'emarginazione». Altro momento molto intenso è previsto il 15 e 16 giugno. Papa Francesco presiederà una grande celebrazione domenica 16 alle 10,30. Il giorno prima è in programma il raduno «Credendo abbiano la vita». «Lo abbiamo chiamato l'incontro dell'"Evangelium vitae" - dal titolo della celebre Enciclica di Giovanni Paolo II che proclama il diritto-dovere dei credenti di difendere la vita dal concepimento fino al suo naturale tramonto - per attestare tutta la grande tematica che si sviluppa intorno all'impegno della Chiesa sulla promozione, rispetto e difesa della dignità della vita umana» ha detto mons. Fisichella.

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